Questa mattina a Catanzaro il presidente della Regione Calabria Jole Santelli ha presentato il piano Riparti Calabria. In attesa del Tar di Catanzaro, che il 9 maggio dovrebbe esprimersi in merito all’ordinanza che consente in Calabria la riapertura di bar e ristoranti, il governatore Santelli ha ripetuto “il governo ha dato il via all’asporto, io ho solo aggiunto le consumazioni all’aria aperta”.
“Pochi giorni dopo – ha dichiarato Santelli alla stampa riunita nella sala verde della Cittadella regionale – ho appreso che anche in California è stato scelto lo stesso metodo. Per un locale 15 giorni di chiusura possono significare abbassare le saracinesche per sempre. Cosa mi aspetto dall’udienza di sabato? Non aspetto nulla. La Calabria ha già vinto. Noi avevamo il tasso dello 0,5% dei contagi già al momento dell’ordinanza, oggi si pensa invece a livello nazionale ad una riapertura anticipata nonostante il tasso superi l’1%”.
Alle domande dei giornalisti sulla gestione sanitaria dell’emergenza e della Fase 2 in Calabria Jole Santelli ha risposto in maniera sintetica: “Abbiamo mandato gli elenchi con le graduatorie di medici, infermieri ed oss ad Aziende Ospedaliere ed Asp, – sostiene il presidente della Regione Calabria – ma non sappiamo quanti ne siano stati assunti. Non conosciamo neanche i dati di quanti casi di sanitari positivi al Covid-19 siano stati registrati. Non possiamo dire quando saranno effettivamente riaperti gli ambulatori medici pubblici perché ci devono far capire quando saranno pronti per accogliere gli utenti in sicurezza nel rispetto degli standard anticontagio vigenti”.
Sul numero di tamponi che, nonostante sia obbligatorio, non sono stati effettuati su tutti i medici ed infermieri degli ospedali pubblici, Jole Santelli ha precisato “ne stiamo analizzando 1.000 al giorno grazie al supporto della Regione Campania. Purtroppo ne abbiamo dovuto usare tanti per monitorare le Rsa ed ora per i rientri. Il problema è che ci inviano i tamponi, ma mancano i reagenti per processare il test necessario a rilevare l’eventuale positività al Covid-19. Per ogni contagiato però siamo riusciti a farne 24 di controllo tra le persone con cui era entrato in contatto prima di ammalarsi”.
Sul piano economico il governatore Santelli ha affermato che la Regione Calabria non ha previsto strategie per supportare famiglie ed imprese nel pagamento delle utenze, né per monitorare i contagi ed erogare aiuti ai migranti: “Se ne deve occupare il Governo”. Poche garanzie anche per i Comuni che da lunedì, non riuscendo a pagare i gestori per lo smaltimento si ritroveranno con i rifiuti in strada: “non possiamo dargli dei fondi per coprire le spese, la Corte dei conti ci bastonerebbe”.