“Il voto sullo scostamento di bilancio vale anche come espressione di fiducia al governo per il suo lavoro nella prima fase di una gravissima e difficile crisi. C’è però una raccomandazione che mi sento di rinnovare al presidente del Consiglio, nella solennità dell’Aula del Senato”. Lo dice Luigi Zanda del Pd in aula al Senato.
“In un tempo nel quale sono richiesti allo stesso modo molta cautela per i rischi sanitari e tanto coraggio per evitare la depressione e far ripartire l’economia, il Parlamento e il Paese hanno un estremo bisogno di conoscere l’orizzonte verso il quale il governo sta portando l’Italia. L’illustrazione del contenuto di importanti provvedimenti governativi in televisione prima che in Parlamento, mostra l’inversione di un ordine istituzionale che non si dovrebbe mai abbandonare”.
“La prospettiva della ripresa deve spingerci a scelte coraggiose per nuove politiche sociali, industriali, ambientali, così come deve impegnarci a consistenti investimenti sulla scuola, sulla ricerca, sull’innovazione. Le risorse che l’Italia e l’Europa stanno mobilitando ammontano a svariate centinaia di miliardi”.
“Come possiamo pensare -prosegue Zanda- di impegnare centinaia di miliardi e aumentare un debito già spropositato, senza che il presidente del Consiglio venga in Parlamento ad illustrare la prospettiva generale e il senso complessivo delle scelte che ci accingiamo a fare?”, chiede. “Al Paese serve anche un pensiero, un progetto, una logica che aiuti a collocare nel loro contesto le varie decisioni, che, parafrasando Aldo Moro, rassicuri che siamo noi a guidare gli avvenimenti e non ad esserne guidati”.