“Studiando i dati dell’Italia sulla prevalenza del Coronavirus le differenze sono statisticamente significative. Osservando i dati dal punto di vista scientifico e lasciando quindi da parte emozioni e conflitti politici mi pongo una domanda”. Inizia così il post di Ignazio Marino, che propone via social al governo un’alternativa alle misure pensate per la Fase 2 – ‘taggando’ il premier Conte e il ministro Speranza con il suo vice Sileri -, con aperture a campione solo in alcune regioni e per 14 giorni.
“Vi sono 6 Regioni con un numero assai basso di persone positive. Unendo la popolazione di 3 di esse – spiega infatti Marino – si raggiungerebbe un campione di oltre 3 milioni di abitanti. Perché Giuseppe Conte non prende in considerazione di avviare nuovamente tutte le attività, per 14 giorni (mantenendo distanziamento sociale e mascherine), solo in un campione circoscritto esercitando la massima attenzione a una diagnosi precoce di eventuali nuove infezioni? Non sarebbe difficile sollecitare – scrive ancora – la disponibilità a segnalare immediatamente alcuni sintomi precisi e ad isolare i pazienti con tempestività. L’Italia avrebbe un test reale e senza sfidare la fortuna si potrebbe avviare il Paese alla necessaria ripresa riducendo il rischio. Immagino che Roberto Speranza e Pierpaolo Sileri ci abbiano pensato ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensano gli Italiani e la comunità scientifica”, conclude Marino.