Zingaretti: “Dpcm? Non siamo in presenza di violazioni Costituzione”

“Tutte sollecitazioni al rigore costituzionale sono benvenute. Non siamo in presenza di alcuna violazione, ma di tempi inediti e di una necessità di rendere concrete alcune soluzioni”. Lo ha detto il segretario del Pd Nicola Zingaretti a proposito dell’uso del Dpcm da parte del governo per rispondere all’emergenza coronavirus.  

“La prudenza del governo credo sia stata giusta e corretta, basta vedere cosa sta avvenendo in Germania”, continua Zingaretti sulle “scelte” dell’esecutivo sulla fase 2 che dovrebbero essere confermate “sulla base della curva dei contagi. Siamo a fine aprile, la data indicata è il mese di giugno, la sollecitazione da qui ad allora è a verificare le curve epidemiche per intervenire quanto possibile sul calendario. Questo non è contro le scelte del governo”. 

“Dentro una fase di crisi sanitaria, con centinaia di contagi in alcune zone del Paese – continua il leader dem -, dobbiamo parlare del fatto che c’è il pericolo concreto di picchi drammatici se la fase nuova non inizia con le dovute cautele. Non è possibile che di questo tema se ne facciano carico solo alcuni”, ha detto ancora in occasione della presentazione del piano ‘burocrazia zero’ del Pd per la ripartenza.  

“Da amministratore prendo ogni giorno coscienza di cosa significhi garantire il trasporto pubblico di una regione in cui c’è la capitale d’Italia garantendo il diritto di andare al lavoro con il distanziamento -ha spiegato il segretario del Pd -. Un tema enorme. In questo serve concordia. Lo scopo non è fare un dispetto a un leader ma salvaguardare la vita, la posta in gioco non è lo zero per cento in più ma le condizioni di vita degli italiani”.