Dl aprile, nodo famiglie e assegno in bilico

Proprio ieri il premier Giuseppe Conte ha incontrato il Forum delle famiglie, per poi annunciare a stretto giro un piano ad hoc per chi, con i nonni fuori gioco, i figli a casa da scuola e l’emergenza Covid-19 che morde le tasche, è in affanno forse più di chiunque altro. Ma sul dl aprile, che il governo spera di approvare giovedì – ultimo giorno del mese corrente – uno dei nodi più complessi da sbrogliare è proprio quello sulle famiglie, tra bonus baby sitter, congedi parentali e assegni per i figli da valutare. 

L’ultimo punto in particolare, l’assegno familiare, a quanto apprende l’Adnkronos è motivo di maretta nel governo. A battagliare per inserire un assegno mensile per tutti i figli, dando un sostegno stabile alle famiglie, è la ministra Elena Bonetti, di Italia Viva. Somme che, per la responsabile della Famiglia, varierebbero in base all’Isee, garantendo da 80 a 160 euro di aiuto mensili. “Così come lo ha pensato Bonetti costa troppo – dicono fonti del Mef all’Adnkronos – è davvero difficile riuscire a inserire l’assegno nel decreto, praticamente impossibile…”. L’assegno familiare, dunque, sarebbe altamente in bilico. Ma per andare incontro alle esigenze delle famiglie si studiano altre ‘ricette’. I 5 Stelle, ad esempio, premono per inserire il ‘peso’ familiare in tutte le misure varate, una sorta di quoziente che andrebbe a incidere su tutti gli aiuti destinati alle famiglie, aumentandone il valore in termini di entrate.  

IPOTESI PROTOCOLLI E LINEE GUIDA – Due protocolli e linee guida da sottoporre al premier Conte e al Comitato tecnico scientifico in modo che già dal prossimo 4 maggio si possa offrire alle famiglie un piano di attività educative per bambini e ragazzi e al tempo stesso sostenere i genitori nella ripresa dell’attività lavorativa. E’ l’ipotesi su cui si è discusso stamattina nel corso della videoconferenza convocata dalla ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia. All’incontro hanno partecipato i ministri Lucia Azzolina, Nunzia Catalfo e Vincenzo Spadafora, la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa, la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Elly Schlein, il presidente dell’Upi Michele De Pascale, il presidente dell’Anci Antonio Decaro, il sindaco di Firenze e referente città metropolitane Dario Nardella e il presidente della Società Italiana di Pediatria Alberto Villani. 

Un primo protocollo dovrebbe permettere da maggio la possibilità di attività in spazi aperti e accessibili a piccoli gruppi contingentati. In valutazione anche l’ipotesi di maggiori risorse agli enti locali e alle famiglie per i servizi educativi.  

Il documento successivo dovrebbe invece prevedere indicazioni applicabili dal mese di giugno in riferimento all’attività di centri estivi, in collaborazione con il mondo sportivo, il terzo settore, gli enti locali, che saranno protagonisti della ripresa e di una doverosa risposta di prossimità ai bisogni delle famiglie. 

A tal fine saranno rese disponibili dal Ministero della Famiglia risorse aggiuntive, che potranno eventualmente essere incrementate. Le misure saranno messe in campo anche con un confronto serrato con gli esperti del comitato tecnico scientifico.