Fase 2, con rischio sanitario subito misure restrittive

“I dati del monitoraggio sono comunicati giornalmente dalle Regioni al Ministero della Salute, all’Istituto superiore di sanità e al comitato tecnico-scientifico . (…) Nei casi in cui dal monitoraggio emerga un aggravamento del rischio sanitario, secondo i criteri stabiliti dal Ministro della salute entro cinque giorni dalla data del 27 aprile 2020, il Presidente della Regione propone tempestivamente al Ministro della Salute, le misure restrittive necessarie e urgenti per le attività produttive delle aree del territorio regionale specificamente interessate dall’aggravamento”. Questo quanto si legge nel Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte.