“Sappiamo del piccolo numero di bambini che hanno subito una risposta infiammatoria simile alla sindrome di Kawasaki: è successo in uno o due paesi ed è una condizione molto rara. Ma stiamo esaminando la situazione insieme al nostro network di clinici”. Ad affermarlo Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico per il coronavirus dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), in conferenza stampa a Ginevra.
“Abbiamo esperti da tutto il mondo – ha precisato – che si riuniscono una volta a settimana e che stanno cercando di capire meglio come questa infezione colpisce il corpo. Sappiamo di questi casi, e stiamo cercando di continuare a raccogliere dati. Le recenti descrizioni di sindrome infiammatoria simile alla malattia di Kawasaki sembrano essere molto rare, ma il network sta studiando i dati per capire meglio cosa sta succedendo e come affrontarlo”. “A questo proposito vorrei aggiungere delle parole per tranquillizzare i genitori – ha proseguito Mike Ryan, capo del Programma di emergenze sanitarie dell’Oms – ricordando che la maggioranza dei bambini colpiti da Covid-19 ha sintomi lievi e guarisce”.
“Sappiamo che la grande maggioranza dei bambini ha sintomi lievi e guarisce e che i piccoli sono in generale meno colpiti. Quello che iniziamo a notare da studi molto ben eseguiti all’interno di nuclei familiari è che la trasmissione avviene dagli adulti ai bambini e che questo avviene in maniera molto meno estesa da bambini ad adulti”, ha aggiunto Van Kerkhove, tornando al coronavirus.
“Non c’è motivo di pensare che i bambini siano meno suscettibili all’infezione, se sono esposti al virus – ha proseguito l’esperta – ma abbiamo bisogno di altri studi, consistenti, che seguano le persone per molto tempo, per chiarire meglio il ruolo dei bambini nell’epidemiologia”.