Svizzera, nonni possono abbracciare i nipoti ma non occuparsene

Nonni e nipotini possono tornare ad abbracciarsi: il rischio di infettarsi è praticamente nullo. Lo ha ribadito oggi il delegato dell’Ufficio federale della sanità pubblica svizzera per il Covid-19, Daniel Koch, aggiungendo tuttavia che bisogna evitare di affidare in custodia i figli ai nonni poiché il rischio di un mescolamento generazionale sarebbe più elevato. 

Subissato oggi di domande dei giornalisti durante la consueta conferenza stampa a livello di tecnici sul coronavirus, sulla scorta di un’intervista rilasciata dallo stesso Koch al mensile per nonni “Grosseltern”, il delegato dell’Ufsp ha ribadito quanto affermato, ossia che i bambini piccoli praticamente non si infettano con coronavirus né lo trasmettono. Koch si basa sul parere espresso da infettivologi degli ospedali pediatrici di Zurigo, Berna e Ginevra. Il pericolo per gli anziani aumenta con l’aumentare dell’età dei bambini, in particolare a partire da dieci anni. Con adolescenti o giovani tale contatto non è auspicabile, ha puntualizzato. 

Tuttavia, ha messo in guardia Daniel Koch, ciò non significa che da oggi i nonni possano ritornare a custodire i nipoti: il pericolo di contagiarsi, magari a contatto coi genitori da cui si è andati a prelevarli, è infatti sempre presente. Per il delegato Covid-19 dell’Ufsp, in ogni caso, per molti nonni il fatto di poter vedere o abbracciare i nipoti è moralmente importante, anzi, “vivono per questo”, e non vi è alcun motivo di impedirglielo sapendo che il rischio di infettarsi è praticamente nullo. 

In Svizzera e Liechtenstein 103 persone sono state infettate dalla Covid-19 nel giro di un giorno, per un totale di 29.164 casi confermati in laboratorio. Le nuove infezioni si stanno riducendo da diversi giorni consecutivi. Ieri ne sono state segnalate 167. 

Secondo un conteggio dell’agenzia di notizie Keystone-ATS, il numero dei morti in tutti i Cantoni fino a oggi mezzogiorno era di 1.614 (+7). Stando a questo rilevamento, Obvaldo e Appenzello Interno sono gli unici cantoni senza vittime. In base alle segnalazioni che i laboratori e i medici hanno presentato entro stamane, l’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp) oggi a mezzogiorno ha riferito di 1.353 morti complessivi, numero che può quindi differire dalle cifre cantonali. 

Finora sono stati effettuati circa 252.900 test e il 14% è risultato positivo, aggiunge l’Ufsp. L’incidenza a livello nazionale ammonta a 340 per 100.000 abitanti; come sempre con notevoli picchi nei cantoni di Ginevra (1000,5), Ticino (889,8), Vaud (664,3), Basilea Città (561,7) e Vallese (521,3). Sopra la media nazionale anche Grigioni (393,2) e Neuchâtel (361,9). Ultimo Sciaffusa (89). Gli ultimi morti per coronavirus annunciati in Ticino sono 5, per un totale di 311. Nelle ultime 24 ore si sono rilevati 8 nuovi contagi, per un numero complessivo di 3169. Dai Grigioni si ha notizia di 8 nuovi infettati, per un totale di 802, mentre i decessi restano fermi a 43 anche dopo il fine di settimana.