“Sono giorni delicati, oggi ancora di più a metà maggio, il 18, quando riaprirà moltissimo. Noi siamo vigili, gli effetti di una eventuale crescita del contagio li vedremo tra dieci giorni”. Lo dice l’assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera, in diretta a Mattino Cinque. “Il tpl – afferma – è uno dei grandi nodi, ci dovranno essere gli stuart che fanno salire le persone sui mezzi come al supermercato, e quando è pieno non si entra più”.
Il dato da guardare nei prossimi giorni con l’avvio della Fase 2 “sarà l’andamento dei ricoverati, delle terapie intensive e dei pronto soccorso che saranno il vero campanello d’allarme”, spiega l’assessore. “Mercoledì – afferma in diretta a Mattino Cinque – faremo una delibera per il tracciamento e la sorveglianza sanitaria. Le persone che avranno 37 di febbre saranno messe in isolamento e saranno poi il nostro grande barometro, inizieremo ad attivarlo da questa settimana in poi. Analizzeremo – ribadisce – chi è messo in isolamento anche solo per un’alterazione febbrile”. In questo caso, serviranno tamponi più veloci.
“I tamponi saranno fatti in maniera tempestiva, li faremo con gli Usca. La tempestività dei tamponi su questi soggetti è fondamentale”, dice, spiegando che “oggi stiamo ancora molto tamponando gli operatori sanitari, il personale delle Rsa, gli ospiti delle Rsa, quindi la fotografia può non darci l’elemento della quotidianità”. Con la Fase 2, tra l’altro, sarà “il datore di lavoro” a mandare a casa chi ha uno stato di alterazione febbrile e anche “segnalare all’Ats che è stato messo in isolamento”.