A Roma e a Milano va in scena la prima manifestazione ai tempi del lockdown. Nella Capitale una cinquantina di ‘mascherine tricolori’ sono scese in piazza intorno a mezzogiorno sulla terrazza di fronte al Colosseo, mentre altri due gruppi della stessa consistenza si sono riuniti a piazza Bologna e a piazza Mancini. Nel capoluogo lombardo, invece, il flash mob si è svolto in piazza 25 aprile: in 18 sono stati bloccati dalle forze dell’ordine e per loro sono scattate le sanzioni per violazione delle misure di contenimento del coronavirus. (VIDEO) 

Mantenendo il distanziamento, i manifestanti si sono schierati alla maniera delle ‘sentinelle in piedi’ e hanno letto un comunicato: “Questa è una manifestazione pacifica, ma determinata – hanno spiegato – Nel pieno rispetto delle distanze, con la ferma volontà di non mettere a rischio la salute di nessuno. Siamo qui oggi per compiere un atto di libertà, per dimostrare che, nonostante il clima di terrore instaurato, esistono degli italiani che non si arrendono. Per ribadire che questa situazione è figlia degli errori di chi governa, non certo dei cittadini, che fino ad oggi si sono comportati in maniera esemplare”. 

Chi ha partecipato tiene a rivendicare che la manifestazione è “indipendente dalla politica” e “spontanea”, un’iniziativa nata e cresciuta sui social che oggi porterà in piazza diversi gruppi di persone anche in altre città italiane per chiedere innanzitutto lo “stop alla dittatura sanitaria” e il ritorno alle urne: “La parola deve tornare al popolo, non siamo noi gli untori! Nonostante la repressione e i divieti, noi manifesteremo – dicono le ‘mascherine’ nel loro ‘proclama’ – E’ un nostro diritto, ma soprattutto è un nostro dovere. Ribellarsi oggi significa amare la nostra Nazione. Perché la mascherina non è un bavaglio. Viva la libertà! Viva l’Italia!”. 

Sono una cinquantina le città italiane dove hanno manifestato le ‘mascherine tricolori’. In particolare, oltre a Roma e a Milano, il flash mob si è tenuto a Napoli (piazza Cavour), Bolzano (piazza della Vittoria), Trento (piazza Cesare Battisti), Trieste (piazza Sant’Antonio), Gorizia (piazza del Municipio), Verona (piazza dei Signori), Vicenza (piazza San Lorenzo), Parma (piazzale Petitot), Piacenza (piazzetta di via Angelo Genocchi), Cesena (piazza del Popolo), Aosta (piazza Chanoux), Firenze (Piazza Poggi). E poi ancora a Grosseto, Arezzo, Massa, Siena, Lucca, Pisa, Perugia, Latina, Rieti, Ancona, L’Aquila, Chieti, Foggia, Bari, Anagni, Gaeta, Sant’Elpidio, Voghera, Lanciano, Foligno, Monsummano (Pistoia), Pescia (Pistoia), Massarosa, Brescia, Varese, Cremona, Mantova, Legnano, Padova, Cagliari, Nicotera, Portogruaro, Belluno, Vittorio Veneto.