di Margherita Lopes
Da semi-sconosciuti a celebrità. Sono i virologi i veri protagonisti di questa pandemia, oggetto di attacchi e minacce sui social, ma anche di ironie benevole che li hanno voluti ‘protagonisti’ (fra l’altro) di una versione ‘scientifica’ dell’album delle figurine dei calciatori. Ma come si diventa virologo, e quanto guadagna uno di questi specialisti della lotta ai virus? “La strada è lunga e può essere anche molto variabile – spiega all’Adnkronos Salute il virologo dell’Università di Milano Fabrizio Pregliasco – La base può essere una laurea in Medicina, ma anche in Biologia o Veterinaria. Poi ci si specializza: nel mio caso in Igiene e medicina preventiva (e poi tossicologia, ndr), ma anche in Statistica medica ed epidemiologia, o in Microbiologia”.
“Specialità diverse ma tutte orientate allo studio dei differenti aspetti delle malattie infettive, dal punto di vista laboratoristico, o epidemiologico. Io poi lavoravo all’Istituto di virologia e mi sono sempre occupato di questi aspetti”. Ma quanto guadagna un virologo? Lo stipendio può essere molto diverso, in base al livello di carriera. “Per capire meglio l’importanza di queste distinzioni possiamo partire da Francesca Colavita, la ricercatrice che ha contribuito a isolare il virus all’ospedale Spallanzani: infatti, ha fatto molto rumore il fatto che la ricercatrice fosse (in quel momento) precaria e guadagnasse molto poco (circa 1.500 euro al mese). Poi possiamo arrivare agli stipendi di figure dirigenziali, che invece arrivano a guadagnare anche oltre 80 mila euro lordi all’anno”, si legge su www.termometropolitico.it.
“Si oscilla molto – ammette Pregliasco – si va dai ricercatori all’inizio della carriera ai docenti universitari, che allo stipendio aggiungono una indennità per le attività assistenziali”, conclude l’esperto, confermando che lo stipendio di un dirigente medico ospedaliero è intorno agli 80 mila euro lordi l’anno. Senza tener conto di incarichi di consulenza, che in un periodo come questo non mancano.