Bestie di Satana, libero Andrea Volpe

Andrea Volpe, 44 anni, uno dei membri della setta delle Bestie di Satana, ha finito di scontare la sua pena il 14 marzo ed è stato scarcerato dal carcere di Ferrara, dove era recluso. Oggi, come racconta in esclusiva Rita Cavallaro sul settimanale Giallo, è un uomo libero, che si è dedicato a una rinnovata fede nella Chiesa Evangelica. Ha lasciato la sua cella ed è tornato a casa. Al termine della quarantena imposta dal governo per arginare il coronavirus, cercherà un lavoro che gli permetta di ricostruire la vita.  

Insieme a un gruppo di altri ragazzi, tra il 1998 e il 2004, aveva commesso una omicidi e induzioni al suicidio. Fu Volpe a raccontare agli inquirenti, nel 2004, i deliri della setta, le croci rovesciate, il numero del diavolo e i riti sacrificali. Volpe raccontò che sotto il leader carismatico Nicola Sapone, un idraulico di ventisette anni, e nel nome di Satana, lui e un gruppo di una decina di amici avevano commesso tre omicidi e avevano spinto a schiantarsi con l’auto contro un muro un altro adepto, Andrea Bontade.  

Grazie alle rivelazioni di Volpe, le Bestie di Satana furono tutte catturate e le condanne per gli omicidi e l’istigazione al suicidio furono pesanti. Carcere a vita per Sapone, che sta scontando la sua pena nel carcere di Bollate, a Milano, dove lavora a rotazione. Volpe ha scontato 16 dei vent’anni che gli sono stati inflitti. Anche la Ballarin, che era stata condanna a 23 anni, dopo un percorso rieducativo in carcere durante il quale ha studiato, ha ottenuto permessi per lavorare come guida turistica e, in regime di semilibertà, si è laureata in Comunicazione e Grafica. Dal 2017 è una donna libera.