La Procura di Massa ha iscritto nel registro degli indagati 17 persone nell’ambito dell’inchiesta sul crollo del ponte di Albiano sul fiume Magra, nel comune di Aulla, avvenuto lo scorso 8 aprile. Il pm titolare del fascicolo, Alessandra Conforti, che ha inviato gli avvisi di garanzia, ha chiesto al giudice delle indagini preliminari del Tribunale di effettuare un incidente probatorio per la nomina di un perito che dovrà determinare le causa del crollo.
L’ipotesi di reato al momento sono crollo e disastro colposo e lesioni per i due autisti rimasti feriti, seppur in maniera lieve, durante il transito con i loro furgoni sul ponte durante il collassamento. Tra i 17 indagati ci sono dirigenti e tecnici dell’Anas e della Provincia di Massa Carrara, i due enti che, in tempi diversi, si sono occupati della manutenzione del viadotto. La procura ha chiesto anche di nominare un perito per accertare le cause del clamoroso cedimento.
Il viadotto è stato gestito da Anas fino al settembre del 2001 quando poi fu ceduto alla Provincia di Massa Carrara che a sua volta lo ha riceduto ad Anas nel novembre del 2018.
Agli atti dell’inchiesta sono finite tutte le comunicazioni tra il Comune di Aulla che già nel 2016, con la passata amministrazione, aveva scritto alla Provincia per chiedere controlli, oltre al carteggio tra l’attuale sindaco Roberto Valettini e gli uffici di Provincia e Anas acquisito lo stesso giorno del crollo dai carabinieri e su cui la Corte dei Conti ha aperto un’istruttoria nei confronti della società che fa parte del gruppo Ferrovie dello Stato.
Nel fascicolo di indagine, affidata tecnicamente ai carabinieri, sono state allegate anche le riprese video e fotografiche recenti fino al giorno stesso del crollo.