Spalmare il lavoro su 7 giorni anziché su 5. E’ una delle ipotesi prospettate dal governatore della Lombardia, Attilio Fontana, per la ripresa in sicurezza delle attività produttive. “Domani è convocato il primo tavolo allargato per la competitività, è necessario che si inizi a capire quali condizioni e quali limitazioni porre anche dal punto di vista organizzativo, magari scaglionando il lavoro su sette giorni anziché su cinque con orari di inizio diversi per evitare che ci sia un eccessivo utilizzo dei mezzi pubblici in determinate ore. Ci sono tante proposte che abbiamo iniziato a esaminare, credo che si debba andare veloci”, ha detto Fontana nel suo intervento in Consiglio regionale sull’emergenza Coronavirus.  

“Dovremo iniziare a organizzare la nostra vita convivendo con questo virus. Probabilmente il caldo renderà il virus meno aggressivo e rallenterà il contagio, mi auguro che si possa cominciare dal 4 maggio una ripresa graduale. Ma non c’è nessuna intenzione di ripartire come se nulla fosse successo”, ha precisato Fontana, spiegando che “qualunque tipo di ripresa avrà come presupposto la garanzia della salute dei nostri cittadini: senza, non saremmo disposti a fare nulla, perché un’eventuale ripresa del contagio sarebbe drammatica e inaccettabile”.