La riabilitazione è un processo cruciale nel percorso di cura per alcune categorie di pazienti neurologici. Un percorso che ha tappe e tempi ben precisi, difficili da conciliare con l’emergenza Covid-19 che sta vivendo il nostro Paese. È per questo che il laboratorio di Biomeccatronica dell’Irccs Neuromed di Pozzilli (Is) ha avviato un progetto sperimentale che permetterà ai clinici di seguire i pazienti a distanza, valutandoli passo passo e accompagnandoli negli esercizi volti a ripristinare le funzionalità perdute.
“Il sistema – spiega in una nota Daniele Cafolla, responsabile del laboratorio – combina una grande facilità di utilizzo da parte del paziente con la necessità di analisi approfondite da parte dei clinici. In pratica, usando il computer di casa, basterà scaricare e lanciare un software che, attraverso la webcam, invierà il video in diretta ai nostri server, dove una rete neurale analizzerà le immagini ricostruendo un vero e proprio ‘scheletro virtuale’. Sul monitor dello specialista apparirà quindi un video doppio: da un lato il paziente reale che compie i movimenti previsti, dall’altro la ricostruzione virtuale che analizza i movimenti stessi evidenziandone tutti i dettagli elaborati dall’intelligenza artificiale”.
Una visita a distanza estremamente sofisticata, perché paziente e medico dialogheranno alla luce dei risultati delle analisi computerizzate, in modo da correggere gli esercizi, valutare i progressi e indirizzare al meglio una riabilitazione personalizzata. “Dobbiamo aggiungere – sottolinea Cafolla – che l’intero sistema ha un elevatissimo livello di sicurezza e di rispetto della privacy dei pazienti, grazie alla stretta collaborazione con il servizio di It dell’Istituto”.
“Questa innovazione – commenta Fabio Sebastiano, Consigliere delegato alla ricerca del Neuromed – si sviluppa grazie alla vasta esperienza del nostro istituto nel campo della neuroriabilitazione, a partire dal Laboratorio di analisi del movimento, che da anni permette lo studio computerizzato dei movimenti dei pazienti. Una persona colpita da ictus, per fare un esempio, ha bisogno di un programma riabilitativo continuamente aggiornato in base ai suoi progressi e alle sue necessità. Ora saremo in grado di portare la complessità di questa valutazione direttamente a casa del paziente, grazie al potere di calcolo e ad algoritmi innovativi di analisi in tempo reale del movimento del soggetto”.
“Il crescente numero di persone con patologie croniche – conclude – impone di trovare modelli socio-assistenziali innovativi che assicurino una reale continuità di cura, mantenendo il paziente e la sua famiglia al centro del percorso. L’innovativo modello di teleriabilitazione integra le attività assistenziali e riabilitative domiciliari tradizionali con quelle erogate tramite soluzioni tecnologiche, combinando esercizi di realtà virtuale con la telepresenza del terapista”.