L’iniziativa, lanciata dal Festival del Giornalismo Alimentare di Torino, vuole incoraggiare i cittadini a evitare sprechi quando si mangia fuori casa
Contro lo spreco alimentare una soluzione potrebbe essere la food bag, il contenitore per portare a casa gli avanzi del ristorante. Sono oltre 13mila le firme raccolte nella petizione su Change.org per rendere obbligatoria questa pratica in tutti i punti di ristoro.
L’iniziativa, lanciata dal Festival del Giornalismo Alimentare di Torino, vuole incoraggiare i cittadini a evitare sprechi inutili quando si va a mangiare fuori casa.
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Basti pensare che meno del 20% dei frequentatori dei ristoranti o delle mense chiede di portare a casa il cibo avanzato. L’obiettivo della petizione è presentare una proposta di legge al Parlamento che introduca l’obbligo di fornire al cliente una food bag per portare via gli avanzi.
Food bag, solo 4 italiani su 10 portano a casa il cibo avanzato dal ristorante
“Da doggy bag a food bag, il diritto agli avanzi senza vergogna” è il nome di uno dei panel del Festival Giornalismo Alimentare, che si è svolto nel capoluogo piemontese dal 20 al 22 febbraio.
È intervenuta all’evento Maria Chiara Gadda, prima firmataria della legge antisprechi (varata nel 2016) sostenendo che “ha già prodotto effetti benefici, come un +25% di recupero e donazioni. Si è inserita finalmente nel nostro ordinamento la distinzione fra spreco e eccedenza che è un prodotto sano che si trasferisce da una filiera all’altra”.
Attualmente 4 italiani su 10 portano a casa il cibo avanzato dal ristorante. Perché questo numero così basso? Spesso perché ci si vergogna. E questo timore di chiedere un contenitore fa sì che si sprechino ogni anno 65 kg di alimenti pro capite. Per la prima volta in 10 anni, però, si è registrato un calo del 25% dello spreco. Lo chef Ugo Alciati, Ambasciatore del Gusto, ha dichiarato che “uno dei nostri compiti è quello di togliere ‘l’imbarazzo’ verso la food bag, soprattutto in locali di un certo livello”.
Durante la manifestazione Metro Italia ha anche avviato la campagna #iomangioconlebacchette, per sostenere i ristoranti asiatici vittime della crisi (con conseguente spreco di cibo) a causa del timore per il coronavirus.