Si tratta di un’ordinanza che sarà comunicata prossimamente dal Comune, applicabile già da questa estate. Ecco tutti i dettagli
In Italia è sempre più frequente decidere di andare al mare per poi fare i conti con una dura realtà: quella di trovarsi di fronte, nella maggior parte dei casi, a una spiaggia di plastica e rifiuti di vario genere. Proprio così, nel pieno dell’emergenza climatica che domina il dibattito ambientale ormai da parecchio tempo, è necessario prendere provvedimenti per ridurre il più possibile l’utilizzo di questo materiale e salvaguardare il Pianeta.
Su questa linea si muove Rimini, una delle città italiane più gettonate per la movida estiva, tra le mete balneari più in voga di sempre. Il capoluogo romagnolo ha deciso di dire addio alla plastica e al fumo in spiaggia. Si tratta di un’ordinanza che sarà comunicata prossimamente dal Comune, applicabile già da questa estate.
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Dunque niente cannucce e bicchieri di plastica monouso (si potranno utilizzare solo i compostabili) sui litorali, e niente più sigarette nemmeno nei lidi liberi e sul bagnasciuga. Non finisce qui, perché Rimini non si limita alla spiaggia, ma estende il veto assoluto, dal prossimo anno scolastico, anche alle mense dove non si potranno più usare piatti e bicchieri di plastica.
Stop plastica in spiaggia, ma anche in città: Roma preme su divieto monouso
Anche la Capitale accelera le pratiche sul divieto di utilizzare plastiche monouso. A confermarlo è la sindaca Virginia Raggi che, a conclusione della cerimonia delle Fosse Ardeatine, ha dichiarato (a seguito del rogo del Tmb Rocca Cencia):
“Stavamo lavorando sul divieto di utilizzo delle plastiche monouso a Roma. A questo punto acceleriamo perché dobbiamo iniziare a sottrarre rifiuti a questo sistema criminale. Sono certa che i cittadini capiranno e saranno con noi. Ovviamente daremo un congruo termine a tutti gli esercizi commerciali e fornitori per gestire giacenze e scorte”.
E, rivolgendosi ai commercianti, ha aggiunto:
“Allo stesso tempo invito tutti i commercianti ad aderire al vuoto a rendere, c’è una legge che lo consente per l’utilizzo del vetro. So che l’onorevole Vignaroli, presidente della commissione Ecomafie, stava anche lavorando per istituire un fondo per facilitare e agevolare i produttori e i commercianti sul vuoto a rendere, e credo sia la direzione giusta. Dobbiamo assolutamente ridurre i rifiuti, so che il sistema non lo vuole perché è guadagno: noi dobbiamo togliere cibo a questo tipo di sistema”.