Due giovani designer torinesi hanno messo a punto una bottiglia che filtra l’acqua del rubinetto, con filtro in ceramica e un occhio alla giusta idratazione quotidiana
L’epoca delle bottiglia d’acqua usa e getta dovrebbe già essere finita da un bel po’: purtroppo così non è e nonostante l’utilizzo delle borracce sia stato ormai sdoganato (nel 2020 una ricerca attestava al 61% gli italiani che ne facevano uso abitualmente), resta il problema del consumo di acqua casalingo, sempre affidato alle bottiglie in plastica. Secondo il report “What We Waste” reso pubblico da Reloop nel 2021, sono oltre 41 miliardi le bottiglie di plastica, vetro e lattine che ogni anno in Europa sfuggono al circuito del riciclo e finiscono in discarica, negli inceneritori e – ancora troppo spesso- nell’ambiente. Solo in Italia le bottiglie in plastica immesse al consumo per acqua e minerali raggiungono circa 11 miliardi.
Un’alternativa sarebbe il consumo dell’acqua di rubinetto, che però deve essere depurata per una serie di motivi: il sapore, che non tutti apprezzano, e anche il timore della presenza di sostanze nocive (nonostante in questa parte di mondo l’acqua potabile non abbia nessun tipo di problema e sia sempre controllata).
Una soluzione, almeno per l’acqua on the go, viene proposta da Idra Water, prodotto ideato da Valentina Vecchia e Fabrizio Boscolo: una bottiglia in acciaio in grado di filtrare l’acqua del rubinetto senza l’utilizzo di plastica, grazie ad un filtro innovativo realizzato in ceramica che dura per sempre
La portata rivoluzionaria di questo progetto è nel filtro in ceramica, che a differenza di altri filtri per caraffe non va quindi buttato via ogni 15/30 giorni: come leggiamo dalla nota stampa, il filtro è “realizzato in Claysilite, un materiale composito del tutto nuovo che grazie a una tecnologia che sfrutta gli ioni d’argento e minerali in esso contenuti, è in grado di filtrare e rimuovere il 99% delle impurità e sostanze dannose all’interno dell’acqua, oltre che migliorare il suo gusto mantenendo la totale presenza di sali minerali”
Il filtro può dirsi completamente green in quanto non va sostituito mai durante il ciclo di vita, ma richiede solo una pulizia mensile e una rigenerazione fai-da-te annuale). In combinazione al filtro, MY Idra sfrutta anche la potenza di una sfera estraibile, Claysilite Pearl, realizzata in ceramica e solfito di calcio, in grado di rimuovere il 97,5% del cloro presente nell’acqua. La sfera deve essere sostituita una volta al mese ed essendo ecocompatibile, al termine del suo utilizzo, può essere inserita nella terra delle piante e continuare così la rimozione del cloro, preservando la salute delle radici delle piante stesse.
Infine My Idra aiuta anche a tenere a mente il quantitativa d’acqua che si dovrebbe bere giornalmente, segnando i bicchieri bevuti tramite una ghiera.
My Idra, che è già sold out sul sito, è un bottiglia adatta soprattutto per essere portata con sè, in special modo per chi è fuori casa tutto il giorno e magari può riempirla da una fontanella o al rubinetto del bagno in ufficio: il suo filtro eterno però fa ben sperare che in futuro venga trovato il sistema di purificare l’acqua di casa nostra e poter rinunciare una volta per tutte alle bottiglie in plastica.