In termini letterali è una “catena di blocchi” che certifica il passaggio di dati (informazioni, soldi, musica) in modo sicuro e non modificabile: in pratica è il futuro delle nostre transazioni economiche e non solo
E’ uno dei termini più utilizzati quando si parla di innovazione e tecnologie del futuro, ma forse non tutti sanno ancora cosa significa precisamente: la blockchain è il futuro, sia in campo finanziario che in quello della vita di tutti i giorni, vale quindi la pena capire bene che cos’è.
Blockchain significa “catena di blocchi”: il riferimento è alla struttura distribuita di quello che potremmo definire un “registro transnazionale sicuro, condiviso da tutte le parti che operano all’interno di una data rete distribuita di computer, che registra e archivia tutte le transazioni che avvengono all’interno della rete, eliminando in definitiva la necessità di terze parti “fidate” (definizione di Reply, azienda che sta studiando il fenomeno).
Inizialmente la blockchain è stata“oscurata” dai bitcoin, la moneta virtuale con la quale avvengono le transazioni sulla catena: inventata nel 2009 da Satoshi Nakamoto e per molto tempo associata alle transazioni illecite del deep web, la moneta virtuale è in realtà un’opportunità sia dentro che fuori dai mercati finanziari, e finalmente se ne stanno accorgendo anche le banche (tanto che le 42 più importanti banche internazionali si sono unite in un’iniziativa, chiamata R3, per definire un nuovo standard per l’utilizzo della blockchain in ambito interbancario)
Blockchain, che cos’è e come la utilizzeremo
In soldoni, la blockchain permetterà lo scambio di beni e servizi sul web senza bisogno di una terza parte (ad esempio una banca, la Posta, un sistema tipo Paypal o simili) a gestire la transazione: sarà del tutto sicuro, perchè la struttura diffusa della rete impedisce che i dati possano essere rubati o clonati (come accade oggi con le carte di credito).
I campi di applicazione vanno però ben al di là dell’aspetto della transazione economica: visto che i dati che passano da un nodo all’altro della rete sono crittografati e non modificabili, la blockchain potrà essere usata per validare titoli di studio, voti elettorali, compravendite di azioni, testamenti ed eredità, archivi delle forze dell’ordine.
Ma anche la musica online potrà beneficiare della blockchain, con gli utenti che potranno pagare direttamente gli artisti per l’ascolto della musica on line, senza intermediari di sorta: un sistema che potrebbe trovare finalmente una soluzione alla crisi del mercato musicale.
La blockchain è un mondo tutto da scoprire, ma che punta deciso in direzione del futuro: ed aspetta solo di iniziare ad essere utilizzato.