Investimenti e prenotazioni per le vacanze etiche. Fairbnb.coop, il sistema di prenotazione di alloggi solidale e alternativa al booking tradizionale, nata in piena emergenza Covid, è arrivata, grazie alla campagna di fundraising lanciata un anno fa, a raccogliere un milione e mezzo di investimenti. Si tratta di una piattaforma con un modello di business responsabile che prevede la destinazione della metà delle commissioni sulle prenotazioni a progetti di comunità a rilevante impatto sociale.
Il primo grande investitore che ha creduto a questo sistema di home sharing è stata Cfi-cooperazione Finanza Impresa, la società partecipata e vigilata dal ministero dello Sviluppo Economico e braccio operativo nel sostegno finanziario alle operazioni di workers buyout e alle cooperative di lavoro e sociali. Ora sono entrati nella compagine di Fair Bnb Network Società Cooperativa sia Coopfond, il fondo mutualistico nato nel 1993 grazie al contributo di oltre 2.300 cooperative aderenti a Legacoop con l’obiettivo di estendere e rafforzare la presenza cooperativa in Italia, che FondoSviluppo, il fondo mutualistico di Confcooperative indirizzato alla promozione di iniziative di sviluppo della cooperazione, con particolare attenzione ai programmi diretti all’innovazione tecnologica. Testimonianza di fiducia e concreto supporto finanziario sono arrivati anche da parte di Sefea Impact, società di gestione del risparmio nata con l’obiettivo di diffondere una finanza etica e d’impatto e di generare cambiamenti positivi nelle condizioni di benessere delle comunità, seguendo criteri come la sostenibilità ambientale, l’impatto sociale, la cooperazione, la partecipazione e la trasparenza.
IL PROGETTO: COME FUNZIONA LA PIATTAFORMA – Due sono le regole base: ogni host può mettere a disposizione un solo alloggio per evitare speculazioni e la metà delle commissioni devoluta ad associazioni no profit per lo sviluppo del territorio. Un crowdfoundig civico che collabora con programmi ambientali, di social housing, di restauro, cooperative di acquisto, aree giochi, luoghi di aggregazione sociale e molto altro. Fairbnb.coop che conta 17 soci e ha compiuto fundraising per oltre 600mila euro, di cui un quarto con capitale dei cooperatori membri, a regime punta ad avere un assetto democratico: sono i residenti a stabilire, all’interno di una rosa di proposte, come e con chi operare all’interno della propria comunità.
Inoltre, chi viaggia nel nostro Paese, prenotando un alloggio su fairbnb avrà l’opportunità di contribuire alla campagna di crowdfunding Alleva la speranza + lanciata da Legambiente e Enel. Così come attraverso la piattaforma www.planbee.bz, si possono sostenere diverse attività agricole e di allevamento a conduzione familiare e piccole realtà ricettive nelle aree appenniniche dell’Italia Centrale, dopo i terribili terremoti registrati tra l’estate del 2016 e l’inverno del 2017 e l’emergenza Covid-19.
“Si tratta di un’idea innovativa, con un significativo impatto sociale, non solo perché destina metà delle commissioni alle comunità locali, ma perché crea una rete alternativa d’offerta capace di coniugare valorizzazione del territorio e sviluppo economico – osserva Camillo De Berardinis, amministratore delegato di Cfi – Per questo abbiamo creduto fin dall’inizio in questo progetto e nelle sue potenzialità”.