La tendenza ad adottare un regime alimentare vegano è ormai diffusissima e la scelta di alimenti sempre più vasta.
Ma oltre che una questione etica personale, il veganesimo sembra essere una prospettiva solida per un futuro più sostenibile. Dopo McDonald’s e il suo burger plant, la start up ‘Impossible Foods’ presenta le sue produzioni di origine vegetale. Tali cibi vegan conservano le medesime caratteristiche organolettiche della carne ma non contengono traccia animale. In questo modo non solo le carni non arrivano sulle tavole del consumatore, ma il beneficio è anche a livello industriale.
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Meno emissioni di gas serra inquinamenti (fino al 77%), minore consumo di acqua (risparmio dell’85%) e di terre (82%). I cibi vegan, tra i quali anche la carne di maiale, stanno per entrare nei menu di svariati ristoranti statunitensi. E dopo gli USA, i piatti vegan di ‘Impossibile Foods’ si preparano a sbarcare in più di cento rinomate cucine di Hong Kong.
Proprio qui, tra l’altro, il maiale vegano del brand ha già conquistato i palati, risultando addirittura preferibile alla carne ‘vera’. Gustare i cibi vegan della start up toccherà, poi, a Singapore. E l’Europa? Ancora non c’è una data ma qualcosa ci dice che non dovremo aspettare troppo a lungo.
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Articolo di Paola M. Farina
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