La Milano Design Week con il suo Fuorisalone ha ospitato la presentazione del prototipo di Beluga, la prima barca a vela al mondo stampata in 3D in monoscocca con materiale riciclato MyReplast – Trade mark di NextChem (Gruppo Maire Tecnimont). 

Un progetto Caracol in cui l’Additive Manufacturing, il riciclo e l’upcycling della plastica si incontrano con la vela per rivoluzionare i tradizionali processi produttivi. I metodi produttivi tradizionali per la produzione di barche a vela sono solitamente soluzioni che richiedono l’uso di stampi, producono scarti e utilizzano materiali come la vetroresina che faticano ancora a trovare metodi di riciclo efficaci. Per questo Caracol ha pensato di utilizzare il proprio sistema di Additive Manufacturing robotico per produrre lo scafo della barca a vela in monoscocca.  

Questo sistema robotico di Additive Manufacturing di grandi dimensioni lavora con un estrusore brevettato dall’azienda e un braccio robotico a 6-assi, generando vantaggi significativi in termini di costi, sostenibilità, lead time produttiva e performance.  

La presentazione di Beluga offre anche l’occasione di parlare di economia circolare grazie alla tavola rotonda che ha visto la partecipazione di Vincenzo Accurso (NextChem), Giovanni Avallone (Caracol), Luisa Mondora (F3enice) e Carlo Latorre (Polimerica.it).  

La pandemia ha reso sempre più necessario trovare soluzioni nuove per recuperare scarti e materiali utilizzati per produrre con metodi meno dannosi per l’ambiente. La plastica e i processi di circular economy, che permettono di dare nuova vita ai materiali di scarto, dimostrano di poter essere utilizzati sia per applicazioni di design sia per il mondo industriale. Beluga infatti è stata prodotta utilizzando il materiale MyReplast di NextChem ricavato da processi di upcycling di scarti plastici. Un chiaro esempio di come i polimeri riciclati possono essere utilizzati con successo per la produzione di componenti avanzati con requisiti di performance elevati.