In campo energetico è fondamentale “l’innovazione” ma nell’applicarla bisogna “essere pragmatici e veloci, perché è inutile innovare e investire in nuove tecnologie, quando c’è un sistema ancora medievale che non ti permette di applicare gli sforzi fatti per decarbonizzare”. E’ l’invito formulato dall’ad di Eni, Claudio Descalzi, intervenuto al forum “La bella energia dell’Italia” organizzato dall’Adnkronos nel Palazzo dell’Informazione a un mese dall’apertura di Expo Dubai.
Il trend del prezzo del petrolio “non può che essere altro che in salita visto che non sono stati fatti investimenti e la domanda ormai sta raggiungendo i 95-98 milioni di barili al giorno”.
“Quello che posiamo dire – sottolinea Descalzi – è che dal punto di vista del fisico per quello che conta la domanda è superiore all’offerta e le scorte stanno scendendo al di sotto degli ultimi 5 anni. Quindi abbiamo una domanda che sta comunque crescendo nonostante allarmismi e un’offerta che, visto che sono due anni che non si investe, sta scendendo. Questo vuol dire che questo nodo arriverà al pettine e che quindi i prezzi dovranno stabilizzarsi sui prezzi più alti. Penso che saranno tra i 70 e i 75 dollari ma però sono veramente un terno al lotto”. Penso, aggiunge l’ad di Eni, “che sarà una cosa che si verificherà nel 2022 quando la cortina fumogena del Covid sarà scesa”.