“L’acciaio è già dentro all’economia circolare. C’è una serie di processi durante la lavorazione dell’acciaio. Il calore, per esempio, viene recuperato sia per fare energia o per il teleriscaldamento come stiamo facendo noi a Leonato”. Ad affermarlo è Giuseppe Pasini, presidente Feralpi Group, intervenendo al Festival della Green Economy. Nella cornice di Le Village Cà di Parma si parla della via italiana dell’acciaio verde. Un paradosso, forse, ma una realtà che è fiore all’occhiello del nostro paese.
Un’acciaieria, rileva ancora, ha una potenza di calore incredibile, perché potrebbe scaldare un intero paesi da 15 mila abitante. “Un altro scarto dell’acciaieria è la scoria. In Germania, per esempio non vengono molto utilizzate, in Italia recuperiamo tutto, andiamo verso il recupero totale. Ma anche i rifiuti recuperiamo, il 94% di quello che inseriamo nel fondo fusorio lo recuperiamo”. Un’altra esperienza di Feralpi è: “Inserire dei polimeri, cioè non utilizzare il carbone. Questo va a risparmiare 100 mila tonnellate di Co2 all’anno. Noi recuperiamo i nostri rifiuti, ma recuperiamo i rifiuti anche delle altre lavorazioni”.
“La sfida della decarbonizzazione non fa paura, ma anzi deve invogliarci a fare sempre meglio. Se vogliamo che ci sia la decarbonizzazione, bisogna che anche l’Europa debba cercare di fare muro contro i paesi che non hanno il valore della decarbonizzazione. La politica deve aiutarci in questo percorso”, spiega Pasini.