Promuovere e incoraggiare la ricerca italiana in rosa. Con questo obiettivo L’Oréal Italia e Unesco hanno lanciato il premio ‘Per le Donne e la Scienza’. Anche in questa edizione, sono state assegnate sei borse di studio del valore di 20.000 euro ciascuna ad altrettante ricercatrici under 35, sulla base dell’eccellenza riconosciuta ai loro progetti nei campi delle scienze della vita e della materia. Il bando di questa edizione ha raccolto 320 candidature da tutta Italia.
La giuria, composta da un panel di professori universitari ed esperti scientifici italiani e presieduta da Lucia Votano, dirigente di ricerca emerita dell’Istituto nazionale di fisica nucleare, dopo un’attenta valutazione ha selezionato le sei ricercatrici più meritevoli per i loro progetti nel campo delle Stem.
Le 6 sei ricercatrici che hanno vinto il premio sono: Livia Archibugi (Tumore del pancreas: a caccia di meccanismi molecolari che predicano la risposta alla chemioterapia); Elisa Pellegrini (Moria dei canneti e cambiamento climatico: dov’è il collegamento?); Letizia De Chiara (Cellule poliploidi renali: un nuovo strumento per la prevenzione della malattia renale cronica); Ornella Juliana Piccinni (Via con l’onda: rilevamento di oggetti estremi come resti di eventi di onde gravitazionali nei dati degli interferometri Ligo-Virgo-Kagra); Natalia Bruno (Atomic Quantum Technologies for Reliable Engineering of Solid State devices Tecnologie quantistiche atomiche per la progettazione di dispositivi a stato solido); Lorena Baranda Pellejero (Sintesi di molecole funzionali mediata da biomarcatori clinicamente rilevanti attraverso l’uso di sistemi basati su Dna sintetico).
L’Oréal e Unesco si impegnano da 23 anni con il progetto ‘For Women in Science’, il primo premio internazionale dedicato alle donne che operano nel settore scientifico. Dal 1998 a oggi sono state sostenute nel loro percorso di carriera ben 3.600 ricercatrici in 117 Paesi. Cinque di queste scienziate, dopo aver vinto il premio L’Oréal-Unesco, sono state insignite del premio Nobel: tra loro Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna, vincitrici del Nobel per la Chimica nel 2020.
“Quest’anno abbiamo tutti avuto una chiara consapevolezza di quanto sia necessaria la ricerca scientifica. È la scienza infatti che ci ha fornito la risposta per affrontare una pandemia globale che aveva congelato le nostre vite. È per questo che quest’anno siamo particolarmente orgogliosi di premiare queste sei giovani ricercatrici, perché possano portare avanti i loro progetti di ricerca in Italia e perché diventino dei role model, degli esempi da seguire e da emulare, per le loro colleghe e per tutte le giovani donne e ragazze” commenta Francois-Xavier Fenart, presidente e amministratore delegato di L’Oréal Italia.
“Fino a oggi abbiamo assegnato 100 borse di studio in Italia, un traguardo importante che ci spinge a continuare a impegnarci in questo percorso iniziato diciannove anni fa, convinti che le ricercatrici donne possano e debbano contribuire al progresso scientifico e che siano determinanti per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile su cui costruire il nostro futuro” conclude l’ad di L’Oréal Italia.
Enrico Vicenti, Segretario Generale della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, dichiara: Katalin Karikó, conosciuta anche come KK, è la biochimica e ricercatrice ungherese che ha dedicato la sua carriera alla messa a punto dell’innovativa terapia genica basata sull’mRna, impiegata per il primo vaccino anti Covid-19. È un’ambasciatrice d’eccezione del nostro motto ‘Il mondo ha bisogno della scienza e la scienza ha bisogno delle donne’ oltre che un esempio brillante, per le giovani ricercatrici premiate oggi e nelle precedenti edizioni, e per tutte le donne, di quanto sia importante il loro contributo per il nostro futuro”.
“Avere solo un terzo delle ricercatrici donne a livello mondiale, di cui pochissime nelle posizioni apicali, è un enorme spreco di talento e opportunità: il Premio Unesco – L’Oréal ‘Per le Donne e la Scienza’ negli ultimi 19 anni ha caparbiamente e in anticipo sui tempi contribuito in modo attivo a supportare le giovani ricercatrici nei loro progetti di ricerca e nel loro percorso professionale. La disuguaglianza di genere nella ricerca e nelle discipline Stem è ancora molto ampia, insieme a L’Oréal vogliamo continuare a fare la nostra parte per ridurla”.