Un’epidemia di fungo ha eliminato molti esemplari di rane. Senza di loro, che si cibano di zanzare, si rischiano numerosi focolai di malaria.
Le rane sono animali fondamentali per l’ecosistema, ma un’epidemia di fungo ha eliminato molti esemplari. Senza di loro, che si cibano di zanzare, si rischiano numerosi focolai di malaria.
Rane e zanzare, perché sono così importanti?
Il nostro mondo vive di equilibri molto precisi. Una piccola deviazione rischia di comportare un grave danno per l’uomo e l’intero ecosistema.
Le rane sono animali fondamentali, cibandosi di zanzare e permettendo quindi che la loro popolazione non raggiunga livelli elevatissimi.
Qual è il problema di un sovraffollamento di zanzare? Le malattie.
Mediamente, nel giro di un anno, la malaria porta circa 400 mila morti. In generale, le zanzare colpiscono mediamente 700 milioni di persone con la trasmissione di diverse malattie, provocando 1 milione di morti.
La lotta alla malaria ed alle malattie infettive deve essere di primaria importanza, specialmente se durante i disagi di una pandemia globale. Oltretutto, nonostante il Covid-19, la malaria rimane tra le malattie più letali al mondo, insieme alla zika (infezione malarica) ed al dengue.
Focolai in Costa Rica e Panama
Un fungo patogeno in America Centrale ha comportato una strage di anfibi nella stessa zona.
In particolare, Costa Rica e Panama hanno assistito alla scomparsa di 90 specie di rane diverse ed alla riduzione di altre 26. Il fungo, particolarmente letale, provocava casi di chitridiomicosi negli anfibi.
Quest’infezione ha comportato, quindi, un notevole abbassamento della popolazione delle rane in America Centrale, che ha permesso una più veloce riproduzione delle zanzare, veicoli delle malattie.
L’aumento dell’intensità dei contagi malarici in quella zona è quindi ascrivibile a questo.
Noi, interessati in prima persona da questo fenomeno, dovremmo collaborare con l’OMS per proteggere la popolazione delle rane.
Durante un periodo di 8 anni, d’altronde, si è registrato un considerevole abbassamento dei casi di malaria nella zona, proprio a causa di una campagna di protezione della specie messa in atto in quel periodo.
Si tratta di un ciclo vitale che è bene salvaguardare, per mantenere intatta, indirettamente, anche la nostra salute.