Si è concluso il progetto ‘Ricircola’, nato da un’idea del Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale Fonti Rinnovabili Ambiente, Mare ed Energia (Ciri Frame) dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, al fine di migliorare la gestione delle vaschette alimentari in plastica a fine vita, tramite l’integrazione e la responsabilizzazione di tutti gli attori della filiera e soprattutto con il coinvolgimento diretto del consumatore.  

Le vaschette, prodotte da Ilip, utilizzando anche rPet, per i prodotti selezionati Amadori e Apofruit e distribuiti in tre punti vendita Conad della Romagna (La Filanda di Faenza, Case Finali di Cesena e Pinarella di Cervia), sono state riconsegnate ai negozi durante la sperimentazione grazie alla scelta responsabile dei consumatori, e in seguito inviate direttamente all’impianto di riciclo del produttore stesso delle vaschette, tramite la collaborazione con Hera. La plastica Pet così riciclata è stata utilizzata per produrre nuove vaschette per alimenti. 

Un esempio di filiera regionale all’avanguardia e sostenibile, interamente sviluppata sul territorio Emiliano-Romagnolo, che ha visto anche la sponsorizzazione di Bper Banca, la cui Direzione Regionale Romagna e Marche ha identificato nell’iniziativa un giusto approccio per mettere in pratica azioni di economia circolare e sostenibilità ambientale. 

Da segnalare la risposta dei consumatori che hanno aderito al progetto, ricevendo uno sconto di 1 euro ogni 5 vaschette riconsegnate. Solo il 7% dei partecipanti, che hanno risposto al questionario ‘Ricircola’, ha affermato di aver preso parte all’iniziativa per motivazioni legate al rimborso economico, mentre per i restanti la scelta è stata guidata dal prodotto stesso (67%) e dalla volontà di aiutare l’ambiente (26%). Ben l’86% dei rispondenti ha dichiarato inoltre che avrebbe riconsegnato le vaschette anche per meno denaro o gratis, evidenziando un’attenzione e una sensibilità sempre più crescente alla sostenibilità ambientale da parte dei cittadini.  

L’Università di Bologna si è occupata inoltre della quantificazione della sostenibilità del progetto. In particolare, rispetto all’attuale gestione della plastica, il modello proposto da ‘Ricircola’ consente di aumentare l’efficienza di recupero della plastica del +120%, grazie alle modalità di raccolta e separazione del rifiuto.  

Secondo Augusto Bianchini, professore Associato dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e referente scientifico del progetto, “la proiezione dei risultati ottenuti considerando una durata dell’iniziativa di un anno (ndr, la sperimentazione è durata 2 mesi), mette in evidenza numeri che non lasciano di certo indifferenti”. Infatti, il prolungamento del progetto su 12 mesi potrebbe determinare un aumento del +126% della plastica riciclata, una riduzione del -57% del rifiuto inviato in discarica e la sostituzione del 36% di plastica vergine con plastica secondaria.