Oltremanica, negli ultimi dodici mesi, la richiesta di sepolture ecosostenibili è cresciuta del 30%: ecco di cosa si tratta.

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Arriva dalla Gran Bretagna l’ultima tendenza green che ha preso piede negli ultimi dodici mesi con un aumento del 30%. Questa volta non si tratta di abitudini quotidiane ma post-mortem: è sempre più frequente, infatti, la richiesta di sepolture ecosostenibili che coinvolgono trecento siti boschivi. L’idea è quella di promuovere una scelta in rispetto dell’ambiente grazie a una sepoltura ‘naturale’ o ‘verde’. Ma in che cosa consiste?

Il corpo viene deposto in bare realizzate in materiali naturali così come devono essere naturali anche le fibre dei tessuti indossati. Inoltre, i corpi non devono essere imbalsamati e, nel caso delle ceneri, queste devono essere conservate in urne biodegradabili. Questa pratica è in uso da svariati anni nel Regno Unito dove il primo cimitero boschivo risale addirittura al 1993. Qui, le famiglie ebbero per la prima volta la possibilità di sostituire le lapidi in pietra con querce sotto le qual far riposare il defunto.

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Articolo di Paola M. Farina

Foto Shutterstock