Nel 2020, con l’acquisto di crediti di carbonio, Gruppo Cap ha compensato 43.032 tonnellate di CO2e derivanti dalle attività dell’utility legate ai servizi generali, di depurazione, fognatura, acquedotto, relative al 2019. Un passo concreto verso l’obiettivo di ridurre del 40% la carbon footprint entro il 2033, tra le sfide al centro dell’agenda indicata dal Piano di Sostenibilità della water utility lombarda.  

Grazie all’acquisto di crediti di carbonio certificati, volti a compensare le emissioni di gas effetto serra, sono stati finanziati e supportati due progetti: la realizzazione di una centrale idroelettrica in India e la costruzione e la messa in sicurezza di una rete di pozzi per l’acqua potabile in Madagascar.  

“La transizione energetica necessita di una visione globale che parte dal territorio e che mira a diffondere con progetti green la cultura della sostenibilità. Noi ci siamo prefissati un traguardo ambizioso: ridurre del 40% la nostra impronta di carbonio entro il 2033 – commenta Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo Cap – Un percorso complesso che abbiamo deciso di accompagnare anche con attività di compensazione delle emissioni non eliminabili o non ancora ridotte. Per questo abbiamo avviato un piano di acquisto di crediti di carbonio che consente di influire positivamente su dinamiche e infrastrutture economiche di Paesi in via di sviluppo”.  

Con il supporto di Carbonsink, società di consulenza specializzata nello sviluppo di strategie carbon neutral per le imprese, Gruppo Cap ha scelto di acquistare solo crediti di carbonio certificati secondo standard internazionalmente riconosciuti e ha selezionato progetti che contribuiscono attivamente alla mitigazione dei cambiamenti climatici. Ecco i due progetti su cui l’azienda pubblica ha puntato per compensare le emissioni di gas serra relative all’anno 2019 e pubblicate nel relativo Bilancio di Sostenibilità.  

‘300MW Hydropower project’: una centrale idroelettrica per fornire energia green alle comunità locali di Kuppa, in India. È un progetto di energia rinnovabile certificato Vcs (sistema internazionale, applicato e riconosciuto in diversi Stati membri dell’Ue) che prevede la realizzazione di una centrale idroelettrica ad acqua fluente. L’obiettivo principale è fornire energia rinnovabile e sostenibile alle comunità locali di Kuppa, in Kinnaur District Himachal Pradesh, situata sulle catene montuose dell’India al confine con il Tibet, nell’ottica di produrre importanti benefici ambientali. In termini numerici, il progetto ha portato a una riduzione delle emissioni di gas serra pari a 1 milione di tonnellate di CO2e e ha contribuito attivamente alla mitigazione dei cambiamenti climatici.  

‘Water is Life’: acqua potabile alle comunità della città di Tulear, Madagascar. Il progetto community-based, certificato Gold Standard, è finalizzato alla costruzione e messa in sicurezza di una rete di pozzi, avviata nel 2018, per aumentare la fornitura di acqua potabile. L’obiettivo primario è quello di fornire in modo continuativo una risorsa idrica sicura alle famiglie che vivono nei dintorni della città di Tulear, situata nella Regione di Atsimo-Andreafana, nella provincia di Toliara, in Madagascar. In termini ambientali si parla di una riduzione pari a circa 10mila tonnellate di CO2e ogni anno, con benefici concreti sulla mitigazione dei cambiamenti climatici.