L’incredibile scoperta di un gruppo di scienziati danesi fissa fra i 272 e i 512 anni l’età di uno squalo trovato nelle acque groenlandesi
Nuota da ben 512 anni nelle gelide acque della Groenlandia, che a quanto pare sono un vero elisir di lunga vita: parliamo di un esemplare di squalo locale, nome scientifico Somniosus microcephalus, che è stato oggetto di uno studio da parte di un team di ricercatori danesi, pubblicato su Scienze.
Gli scienziati si sono focalizzati sull’attribuzione dell’età agli squali, stabilita analizzandone la cornea ma anche esaminando altri attributi fisici: sapendo che lo squalo groenlandese cresce più o meno 0.5-1 cm all’anno, quando ne hanno trovato uno lungo 5,4 metri hanno cercato di stabilirne l’età.
Il risultato dello studio è stato incredibile, almeno per chi non conosce a fondo questi straordinari animali: fra i 28 squali esaminati dai danesi l’età media era di 390 anni e in particolare uno degli esemplari più grandi potrebbe essere nato nel 1505, un anno prima della morte di Cristoforo Colombo.
Lo squalo groenlandese, a questo punto, surclasserebbe la salamandra gigante cinese, riconosciuta come animale vertebrato più vecchio del mondo con i suoi 200 anni.
C’è da dire che l’età di 512 anni è attribuita in base ad una stima: difficile, anche per gli scienziati più esperti, stabilire l’età precisa di questi incredibili animali. La forbice fra cui oscilla l’età dello squalo lungo più di 5 metri è 272 e 512 anni.
Steven Campana, ricercatore esperto di squali dell’Università dell’Islanda, ha affermato che lo studio su questi squali dura da decenni e che è molto difficile stabilire l’età precisa degli esemplari, mentre il collega Julius Nielsen, biologo marino danese ha comunque fatto notare che se anche lo squalo esaminato rientrasse nella fascia d’età più bassa, 272 anni, questo lo renderebbe in ogni caso il vertebrato più antico conosciuto fino ad oggi.
Lo squalo groenlandese è il predatore apicale del suo ambiente: può arrivare a misurare 7 metri e nel suo stomaco è stato trovato di tutto, dalle foche alle renne. La sua carne in realtà è tossica, almeno che non venga sottoposta ad un laborioso procedimento di congelamento e scongelamento: nonostante questo i groenlandesi lo pescano assiduamente, mettendo a rischio la sopravvivenza della sua specie.