Un tool online che combina i dati delle immagini satellitari con le metriche ambientali per confrontare l’impronta ambientale della coltivazione di materie prime chiave su una mappa mondiale interattiva. Si chiama geoFootprint ed è stato lanciato da Quantis. 

Iniziativa multi-stakeholder, geoFootprint è stata costruita in collaborazione con più di 25 partner pubblici, privati e accademici con l’obiettivo di accelerare, attraverso l’innovazione, la trasformazione dell’agricoltura nella direzione della sostenibilità.  

“L’agricoltura è responsabile di oltre il 20% delle emissioni totali di gas ad effetto serra, il settore Food&Beverage, secondo la nostra ricerca, può arrivare a rappresentarne circa il 28% – spiega Simone Pedrazzini, direttore di Quantis Italia – Tutti gli attori, pubblici e privati, della filiera del cibo, sono però consapevoli di poter giocare un ruolo chiave quali attori del cambiamento rispetto alle sfide della sostenibilità, l’impatto di carbonio, ma anche la scarsità d’acqua, la perdita di biodiversità, l’uso del suolo e l’eutrofizzazione”. 

GeoFootprint rende accessibile la visibilità degli impatti delle scelte agricole (quali deforestazione, uso di fertilizzanti, irrigazione, gestione del suolo, ecc…) direttamente ai responsabili delle decisioni a livello strategico.  

Combinando i dati delle immagini satellitari con metriche ambientali Life Cycle Assessment (Lca), geoFootprint visualizza infatti l’impronta ambientale delle colture di materie prime chiave su una mappa del mondo interattiva, offrendo la possibilità di scaricare dataset completi ed omogenei su scala globale.  

Lanciata da Quantis nel 2018 con il sostegno finanziario di Eit Climate-Kic, geoFootprint è stata sviluppata come iniziativa collaborativa tra oltre 25 stakeholder pubblici, privati e accademici, tra cui arx iT, Cool Farm Alliance e le aziende agroalimentari leader.  

Per migliorare la conoscenza diffusa in materia di sostenibilità nel mondo dell’agricoltura geoFootprint offrirà, a partire da gennaio 2021, anche una versione demo, gratuita, intuitiva e di facile utilizzo per consentire alle organizzazioni di ricerca, agli accademici e studenti, ai responsabili politici e agli attori della filiera una migliore comprensione dello stato dell’arte.  

“GeoFootprint permette di soddisfare la fondamentale esigenza delle aziende di comprendere meglio e, in ultima analisi, di ridurre il Carbon Footprint. Il potenziale dello strumento sta nel combinare impatti agricoli spazialmente dettagliati con dati di approvvigionamento specifici per località”, osserva Laura Overton, Sustainability Accounting Senior Manager Mars Incorporated, partner di geoFootprint.