Via libera a 500.000 euro, per sostenere le famiglie dei pescatori ”nei casi di sequestro in alto mare da parte di forze straniere anche non regolari”. Le commissioni Bilancio e Finanze hanno approvato una proposta di modifica al decreto legge ristori, che introduce ”misure di sostegno ai familiari del personale di bordo sottoposto a sequestro”.
Son intanto passati cento giorni dal sequestro dei 18 pescatori della marineria di Mazara del Vallo (Trapani) avvenuto il primo settembre a 38 miglia dalle coste libiche. I marittimi si trovano in stato di fermo nel carcere-caserma di El Kuefia a pochi chilometri da Bengasi. L’ultimo contatto con i familiari risale allo scorso 12 novembre, quando c’è stata una telefonata con i pescatori. A farsi portavoce del malcontento dei cittadini era stato il sindaco di Mazara, Salvatore Quinci, che segue giorno dopo giorno l’evolversi della vicenda. “Purtroppo stiamo vivendo il contraccolpo psicologico della famosa telefonata – aveva spiegato il primo cittadino in una intervista all’Adnkronos – perché a questo punto ci si chiede se quella telefonata era un obiettivo intermedio o fine a stesso, cioè di portare solo un po’ di pace e di equilibrio e non per arrivare a una risoluzione. Quella telefonata aveva acceso le speranze che finalmente una trattativa congelata e immobile fosse andata avanti. Quindi, un primo segnale di disgelo”.