Chiusura di settimana con il segno meno per le borse europee, penalizzate dal nodo Brexit, dall’incremento dei contagi in Germania e dai ritardi registrati dal vaccino Sanofi-Gsk. A Milano l’indice delle blue chip ha terminato la settimana a 21.702,16 punti, -0,97% rispetto al dato precedente, mentre lo spread tra i decennali del nostro Paese e quelli tedeschi ha segnato un +2,8% portandosi a 116 punti base.
Sul Ftse Mib una delle performance peggiori è stata registrata da Telecom Italia (-3,94%) in scia dell’intonazione negativa del comparto in Europa (penalizzato dalla decisione dell’Antitrust britannico di aprire un’indagine approfondita sulla fusione tra Virgin Media e O2) e della decisione di Moody’s di ridurre il rating sul debito del gruppo a “Ba2” con outlook “negativo”.
L’esposizione al Regno Unito ha fatto perdere a Leonardo il 3,54% mentre l’accoppiata formata da Banco Bpm (-2,07%) e da Bper (-3,3%) anche oggi si è trovata a fare i conti con i rumor relativi una possibile operazione straordinaria. Seduta negativa anche per Intesa Sanpaolo e UniCredit, scese rispettivamente dell’1,27 e dello 0,96 per cento.
Sopra la parità Ferrari (+0,31%) dopo che da Maranello è arrivata la notizia che Louis Camilleri ha rassegnato le dimissioni dal ruolo di Amministratore delegato. Il Presidente esecutivo, John Elkann, ha annunciato che assumerà la carica ad interim.
Ancora denaro su Moncler (+2,41%). Nell’ambito dell’operazione di acquisizione di Stone Island, Ruffini Partecipazioni, la holding che controlla Moncler, salirà al 22,8% del capitale, contro il 22,455% attuale. (In collaborazione con money.it)