“Il grande problema delle risorse del Recovery fund messe a disposizione è la capacità della Pa di saperle spendere, anche per il Sud. Le risorse avrebbero poi l’imbuto della Pubblica amministrazione”. A dirlo Carlo Borgomeo, presidente Fondazione con il Sud, in occasione di #UNLOCK_IT, seconda edizione di SUDeFUTURI, organizzato dalla Fondazione Magna Grecia, che si tiene da oggi all’11 dicembre in diretta streaming dal Palazzo dell’Informazione di AdnKronos, in piazza Mastai a Roma.  

“Come se ne esce – sottolinea – con le task force che dovrebbero garantire efficacia ed efficienza della spesa? Bisogna trovare un equilibrio, anche perché uno degli obiettivi del ricovery fund è quello della digitalizzazione della Pa. Questo mi preoccupa anche perché i problemi non risolti sono relativamente più gravi per il Sud”.  

“Bisogna tener conto del fatto – continua Carlo Borgomeo – che non si possono azzerare le competenze dei ministeri, ma bisogna rafforzarli; cioè queste task force dovrebbero avere un ruolo di consulenza per la Pa, devono essere un sostegno intelligente ai ministeri e non una sostituzione”.  

“Per il Sud – suggerisce presidente Fondazione con il Sud – bisogna puntare su tre priorità. Puntare al rafforzamento del capitale sociale, quindi investimenti forti sulla scuola, sulle periferie, sui percorsi di inclusione sociale. Puntare sulla ricerca, perché il Sud ha un livello di ricercatori molto basso e questo ha riflesso sia sul sistema produttivo sia sul fatto che consente a molti talenti di rimanere al Sud”. 

Per Borgomeo, “la terza priorità è la mobilità interna all’area”. “Come si può sviluppare un territorio se gli imprenditori impiegano ore e ore per recarsi da una regione all’altra per dei meeting o incontri di lavoro?”, si chiede.  

“Questo è un tema sottovalutato perché quando si parla di mobilità al Sud c’è sempre un atteggiamento centripeto: cioè i collegamenti verso Roma e verso il Nord. Serve, inoltre, una politica di incentivi per i trasporti aerei”, conclude.