Vinto dal ricercatore italiano Lorenzo Bianchini dell’Infn un prestigioso finanziamento di Erc da 1,68 milioni di euro per un nuovo metodo di analisi dei dati da applicare al rilevatore Cms, uno dei 4 grandi esperimenti di Lhc al Cern di Ginevra che, insieme a Atlas, ha permesso la scoperta del bosone di Higgs. L’European Research Council (Erc) ha assegnato a Lorenzo Bianchini, ricercatore della Sezione di Pisa dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, un Consolidator Grant del valore di 1.683.750 euro per il progetto presentato “Asymow Power to the Lhc data: an Asymptotically Model-independent measurement of the W boson mas”.
L’Infn spiega che il principale obiettivo di questo progetto è “lo sviluppo di una nuova metodologia di analisi dati e di tecniche di calibrazione del rivelatore Cms, uno dei quattro grandi esperimenti di Lhc del Cern di Ginevra che, assieme al progetto Atlas, ha permesso la scoperta del bosone di Higgs”. Per la realizzazione del progetto saranno utilizzati tutti i dati già raccolti durante il secondo ciclo di attività di Lhc, il cosiddetto Run2, e quelli che saranno prodotti nel corso del prossimo Run3, che è previsto iniziare nel 2022.
“È per me una grande soddisfazione aver ottenuto grazie ad Asymow un consolidator grant dell’Erc, è una importante opportunità per realizzare il mio progetto e costituire un solido gruppo di lavoro”, commenta Lorenzo Bianchini. Il ricercatore sottolinea che “un progetto per avere chance di essere preso in considerazione da parte dell’Erc non si improvvisa dall’oggi al domani: per questo mi sento di dover ringraziare tutti coloro che mi hanno consigliato e con cui mi sono potuto confrontare nell’elaborazione di Asymow, dai miei collaboratori più stretti al Direttore della mia Sezione”. “E un ringraziamento particolare -aggiunge- va sicuramente al Servizio Fondi Esterni dell’Infn, che mi ha accompagnato con costanza e competenza durante tutta la fase di preparazione e di presentazione del progetto”.
Gli Erc Consolidator Grant sono finanziamenti europei prestigiosi che vengono assegnati a ricercatori eccellenti di qualsiasi nazionalità ed età, con almeno sette e fino a dodici anni di esperienza dopo il dottorato, e un curriculum scientifico promettente. I ricercatori devono svolgere il proprio lavoro in un’organizzazione di ricerca pubblica o privata con sede in uno degli Stati membri dell’Ue o dei paesi associati. Il finanziamento – in media di circa 2 milioni di euro per grant – è previsto per un massimo di cinque anni e copre principalmente l’impiego di ricercatori e altro personale per consolidare il gruppo di lavoro dei beneficiari.
L’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare spiega che il progetto Asymow, che dura 5 anni, ha l’obiettivo di realizzare una misura della massa del bosone di gauge W (mW) con una precisione senza precedenti per un singolo esperimento: inferiore, cioè, a 10 Megaelettronvolt (MeV). Questa accuratezza sarà sufficiente per dirimere l’attuale tensione tra la misura sperimentale di mW agli acceleratori e la sua predizione da parte del Modello Standard. Se una nuova, più precisa misura di mW, come quella che Asymow si aspetta di ottenere, dovesse confermare la presente anomalia, ciò costituirebbe evidenza di una rottura del Modello Standard e, dunque, dell’esistenza di nuova fisica.
La precisione alla quale Asymow ambisce permetterà non solo di sondare la teoria elettrodebole più in profondità che mai, ma anche di stabilire una pietra miliare nelle misure di precisione dei processi di interazione protone-protone a Lhc, con implicazioni che vanno ben oltre la determinazione di mW. Tutto ciò sarà reso possibile da un nuovo approccio alla misura, che dovrà essere sviluppato in dettaglio nel corso del progetto, e che consentirà di sfruttare al massimo il potere statistico senza precedenti offerto da Lhc attraverso il rivelatore Cms, esperimento nel quale l’Infn ha avuto da sempre un ruolo di primo piano.
“La cifra del progetto – spiega Bianchini – è dunque quella di dare potere ai dati, permettendo così di superare quei colli di bottiglia che hanno finora limitato la precisione sperimentale di mW”. “In questo -sottolinea il ricercatore italiano- sarò aiutato da un team di ricercatori e studenti che mi accompagneranno in un progetto ambizioso e con un grande potenziale di estendere la nostra conoscenza della fisica delle alte energie”. Classe 1985, Lorenzo Bianchini è sposato e padre di due bambine ed è nato a Firenze.