“L’obbligatorietà dei consorzi è fondamentale perché i produttori dei manufatti che diventano i rifiuti devono essere in qualche modo responsabilizzati sul fine vita ma moltiplicare i consorzi obbligatori è stata il grande errore che ha fatto il nostro Paese nel 2005”. Lo afferma il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, intervenuto alla presentazione del bilancio di sostenibilità del Conou, in merito alla gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee).
Per i Raee, infatti, nel 2005 “non si decise di fare un consorzio obbligatorio unico come è stato fatto per Conou, Cobat e Conai. Si è invece deciso di moltiplicare le esperienze, e quando si mette in campo la concorrenza alla fine ci sono soggetti che preferiscono andare a prendere il rifiuto più semplice. Quando si parla di tutela ambientale bisogna considerare anche il fronte economico. La partita ambientale ed economica devono andare di pari passo ma se per tutelare l’ambiente si deve mettere in campo un percorso di concorrenza si rischia che le aree interne, più difficili non riescano ad avere lo stesso servizio”.
“L’olio minerale usato è stato raccolto ovunque sul nostro paese; per i Raee non è così. E infatti i risultati dell’Italia rispetto agli obiettivi europei sul riciclo dei Raee non sono gli stessi di quelli raggiunti per gli oli usati, gli imballaggi e per le batterie a piombo” conclude Ciafani.