Con il suo piano industriale 2021-25 Terna punta a una forte accelerazione degli investimenti in Italia. Per quanto riguarda le attività regolate in Italia, che continuano a rappresentare il core business del gruppo, il gruppo che ha approvato il nuovo piano, “prevede di investire 8,9 miliardi di euro per sviluppare, ammodernare e rafforzare la rete di trasmissione elettrica nazionale, confermando il ruolo di Terna quale abilitatore di un sistema elettrico sempre più articolato, sostenibile e tecnologicamente avanzato. Tali investimenti genereranno importanti benefici per tutto il sistema, ben superiori al loro costo” : si tratta di una crescita degli investimenti del 22% rispetto al precedente piano. 

Per lo sviluppo della rete elettrica nazionale, rileva Terna, saranno previsti 5,4 miliardi di euro di investimenti finalizzati a incrementare la capacità di trasporto tra le diverse zone di mercato risolvendo le congestioni attualmente presenti, a razionalizzare le reti nelle principali aree metropolitane del Paese e ad incrementare le interconnessioni con l’estero”.  

Tra i più importanti progetti previsti dal Piano Industriale 2021-2025 vi sono il Tyrrhenian Link – l’interconnessione tra Campania, Sicilia e Sardegna che contribuirà alla decarbonizzazione della Sardegna, integrando appunto diverse zone di mercato con importanti benefici in termini di efficienza; l’elettrodotto che unirà la zona di Colunga (provincia di Bologna) a quella di Calenzano (provincia di Firenze), assicurando così un notevole aumento della capacità di scambio fra Centro-Sud e Centro-Nord; l’elettrodotto che unirà le due sponde della Sicilia da Chiaramonte Gulfi (provincia di Ragusa) a Ciminna (provincia di Palermo) migliorando la qualità e la continuità della fornitura elettrica nella Regione; nonché il SA.CO.I.3, il rafforzamento del collegamento tra Sardegna, Corsica e Penisola Italiana. 

Alle attività di rinnovo ed efficienza degli asset saranno dedicati 2,4 miliardi di euro, destinati principalmente al miglioramento della qualità del servizio e dei processi, nonché allo sviluppo di soluzioni sostenibili della rete elettrica. 

Al piano di Sicurezza saranno dedicati 1,2 miliardi di euro, destinati principalmente a sostenere gli interventi necessari alla regolazione della tensione e alla stabilità dinamica del sistema elettrico, quali, ad esempio, l’installazione dei compensatori sincroni nei punti più critici della rete. Sempre all’interno di questo piano sono state previste anche tutte le azioni necessarie per fronteggiare i rischi connessi al verificarsi di eventi climatici sempre più estremi, la cui frequenza si è intensificata negli ultimi anni a seguito dei cambiamenti climatici, attraverso investimenti mirati e soluzioni innovative, capaci pure di incidere positivamente sull’aumento della resilienza del sistema elettrico. 

Il nuovo Piano pone inoltre grande attenzione a impieghi che, pur attraverso un limitato uso di capitale, possano portare grandi benefici sia per la soluzione di problematiche di rete sia in termini di efficienza complessiva del mercato. Grazie a tutti gli investimenti previsti, il valore degli asset regolati (Rab) raggiungerà i 21,8 miliardi di euro nel 2025, con un Cagr nell’arco di Piano pari al 6%, in forte crescita rispetto al Piano precedente. A fine 2021 la Rab sarà pari a 16,7 miliardi di euro, mentre a fine 2020 il dato è previsto si attesti a 16,1 miliardi di euro.