“Da oltre 10 anni la Carta per le pari opportunità e l’uguaglianza sul lavoro favorisce il dialogo tra imprese, istituzioni nazionali e Commissione europea al fine di ridurre le diseguaglianze sui luoghi di lavoro. La Carta è una dichiarazione sottoscritta volontariamente da imprese di tutte le dimensioni, per la diffusione di una cultura aziendale e di politiche delle risorse umane inclusive, libere da discriminazioni e pregiudizi, capaci di valorizzare i talenti in tutta la loro diversità e fa parte della Piattaforma europea delle diversity charters, promossa dalla Commissione Europea per contribuire concretamente a combattere la discriminazione sul luogo di lavoro. In questi anni è stata sottoscritta da oltre 800 tra imprese, organizzazioni non profit e pubbliche amministrazioni (59% imprese, 23% enti pubblici, 18% Terzo settore) che impiegano oltre 700.000 lavoratori”. Come si legge in una nota, Fondazione Sodalitas crede che la valorizzazione del pluralismo e delle pratiche inclusive nel mondo del lavoro contribuisca al successo e alla competitività delle imprese.
La conferma di quanto un’azienda più inclusiva sia anche un’azienda più competitiva arriva d’altra parte, secondo la Fondazione, anche da evidenze internazionali ormai consolidate: le imprese con politiche efficaci di pari opportunità e inclusione hanno ad esempio una probabilità maggiore del 60% di migliorare profitti e produttività, oltre a godere di una più favorevole reputazione, miglior capacità di attrarre e trattenere i talenti, maggiore creatività e innovazione (fonte: Ilo, 2019); le aziende capaci di fare diversity management hanno poi una maggiore propensione all’innovazione, come conferma il fatto che i loro fatturati sono in misura maggiore generati da prodotti e servizi di nuova concezione. Si tratta inoltre di aziende che possono contare su una performance dei team manageriali superiore del 50% (fonti: Boston Consulting Group,2018; Accenture, 2019).
Per questo Fondazione Sodalitas – in sinergia con la commissione europea e con la consigliera nazionale di parità e il patrocinio del ministero del Lavoro e delle politiche sociali – sviluppa la Carta per le pari opportunità quale strumento per realizzare un ambiente di lavoro che assicuri a tutti pari opportunità e il riconoscimento del potenziale e delle competenze individuali.
Adottando la Carta, l’impresa firmataria intende contribuire alla lotta contro tutte le forme di discriminazione sul luogo di lavoro – genere, età, disabilità, etnia, fede religiosa, orientamento sessuale – impegnandosi al contempo a valorizzare le diversità all’interno dell’organizzazione aziendale, con particolare riguardo alle pari opportunità tra uomo e donna. La Carta fornisce con il suo decalogo un insieme organico di azioni concrete, un semplice quadro di riferimento programmatico per guidare nella sua applicazione le imprese aderenti di ogni dimensione. A tal fine è stato lanciato un nuovo sito www.cartapariopportunita.it e messo a punto, in collaborazione con Bureau Veritas, un tool di self assessment (Sodalitas D&I Self Assessment) che permetterà alle imprese di avere una prima misurazione delle proprie performance di diversity&inclusion.
Di diversità e inclusione nel mondo del lavoro e del ruolo della Carta per le Pari opportunità per una crescita inclusiva si è discusso oggi nel corso dell’incontro digitale promosso da Fondazione Sodalitas a cui hanno partecipato Elena Bonetti, ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Francesca Puglisi, sottosegretaria di Stato al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Enrico Falck, presidente Fondazione Sodalitas, Szabolcs Schmidt, head of Unit Non-Discrimination and Roma Co-ordination of European Commission, Francesca Bagni Cipriani, consigliera nazionale di Parità, Claudia Strasserra, chief reputation officer and Sustainability Manager di Bureau Veritas, e Alessandro Beda, consigliere delegato di Fondazione Sodalitas.
“Il cambiamento è possibile e il nostro Paese è pronto”, ha spiegato la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti. “Promuovere la parità di genere nei luoghi di lavoro e fare in modo che diventi realtà è una delle sfide grandi che questo tempo, così complesso e inedito, ci chiede di vincere. Strumenti come la Carta per le pari opportunità e l’uguaglianza sul lavoro sono importanti e possono accompagnare e sostenere concretamente quel percorso necessario da compiere per far ripartire il Paese nella sua interezza e costruire un futuro in cui la diversità e l’inclusione siano riconosciuti davvero come valore, per le imprese e per le nostre comunità”, ha detto.
“La Carta per le pari opportunità è uno strumento importante per portare più equità nel mercato del lavoro”, ha dichiarato Francesca Puglisi, sottosegretaria del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. “La pandemia, tra l’altro, ha aggravato il divario di genere che esisteva ben prima del Covid. Per cambiare in modo strutturale i profondi divari di genere esistenti, occorre un mix di interventi su cui stiamo lavorando in vista della legge di bilancio e del Recovery Plan: condivisione del lavoro di cura con l’ampliamento ai padri dei congedi parentali obbligatori, estensione della rete dei servizi per la prima infanzia, incentivi alle assunzioni. Sostenere le imprese che investono in diversità e in inclusione non è solo un’operazione ‘sociale’, ma anche e soprattutto ‘economica’. Significa mettere in gioco un capitale straordinario di idee e competenze indispensabile per la rinascita civile e la ripresa economica post-Covid”, ha concluso.
“Fondazione Sodalitas si è impegnata a promuovere la Carta per le pari opportunità per fare passi in avanti decisi verso pari opportunità e inclusione nel mondo del lavoro”, ha dichiarato Enrico Falck, presidente di Fondazione Sodalitas.
“Il sostegno autorevole delle istituzioni italiane ed europee è un presupposto fondamentale per coinvolgere le imprese del nostro Paese in una vera e propria ‘alleanza per le Pari Opportunità’. Per farlo, dobbiamo anzitutto diffondere tra le imprese una maggiore consapevolezza che investire in diversità e inclusione significa investire nella competitività e nelle prospettive di sviluppo dell’impresa stessa. È importante -ha aggiunto Falck- portare questi temi al centro dell’attenzione, proprio oggi che siamo tutti impegnati nella sfida di costruire una ripresa che ci permetta di uscire dalla crisi economica e sociale più forte della nostra storia recente”.
“Non dobbiamo infatti nasconderci che molti sono tentati di credere che, in un momento così difficile, l’obiettivo di tornare a generare crescita economica richieda di mettere almeno per qualche tempo in secondo piano questioni apparentemente più ‘soft’, come diversità e inclusione. È invece vero l’esatto contrario: rendere le aziende più inclusive e più capaci di valorizzare le diversità è un fondamentale boost per le prospettive di ripresa economica”, ha concluso il presidente di Fondazione Sodalitas.
Nel corso dell’incontro Fabrizio Gavelli, general manager South Europe di Danone e Massimiliano Monnanni, responsabile rsi e corporate affairs di Poste Italiane hanno illustrato alcune case history di buone pratiche di diversity&inclusion in azienda da parte di imprese sottoscrittrici della Carta Pari Opportunità.