“Sulla green economy l’Europa ha fatto una scelta di campo. Nel dicembre del 2019 ha scelto il green deal, una visione competitiva perché sappiamo bene che la neutralità non è ancora nell’agenda di molte potenze globali. E’ la scelta di trasformare l’Europa in un continente green. Durante il periodo Covid in molti hanno messo in discussione questa scelta ma l’accordo del 21 luglio che ha dato vita al Next Generation Eu ha confermato questa visione, una scelta storica e di coraggio perché dinanzi a questo imprevisto della storia la Commissione ha detto che il futuro dell’Europa deve essere legato a due transizioni, green e digitale”. Così Vincenzo Amendola, ministro per gli Affari Europei, in video collegamento nella giornata di apertura degli Stati Generali della Green Economy in corso a Ecomondo 2020.
“Per il Piano nazionale per la ripresa e la resilienza italiano i vostri contributi non solo sono i benvenuti ma molti sono già dentro il lavoro di analisi fatto dal parlamento italiano e dai ministeri coinvolti. Nei 76 miliardi – continua Amendola – daremo priorità alle imprese verdi, all’economia circolare, all’agricoltura sostenibile, alla decarbonizzazione dei cicli industriali, alla transizione energetica e alla mobilità sostenibile, all’efficienza energetica e alla riqualificazione del patrimonio pubblico e privato. E poi la vulnerabilità: le spese per emergenza aumentano e la valorizzazione del territorio passa anche per la ricucitura delle sue ferite, penso al dissesto idrogeologico e a una strategia idrica nazionale che abbia una forza per uscire dalle infrazioni e dallo sperpero di acqua che ci tiene fuori dalle graduatorie europee”.
“Per fare tutto ciò l’Europa è unita, pre e post Covid. E’ una visione, non solo una scelta di contabilità, riguarda i nostri piani di investimenti e delinea una nuova Europa. Ci saranno adeguati investimenti pubblici e privati e delle analisi da condurre con la Commissione. C’è tutto un mondo economico che si sta orientando verso un’economia di segno diverso all’interno di questa visione europea. Avremo modo di consultarci e trasmettere all’opinione pubblica, sotto sofferenza in questa emergenza, che la visione che abbiamo scelto per l’Europa e il suo mondo produttivo non è una visione contingente ma strutturale e di trasformazione green e digitale del nostro progetto di integrazione europea”, conclude il ministro Amendola.