A cinque settimane dal voto presidenziale, la notizia della positività al virus di Donald Trump spinge al ribasso i listini europei. Come se non bastassero le tensioni già in atto, nella notte italiana è arrivata la notizia che il presidente statunitense è risultato positivo al Coronavirus. In un contesto già fiaccato dal primo confronto tra i due candidati, si tratta di un evento che potrebbe condizionare pesantemente, ed eventualmente rinviare, l’appuntamento elettorale.
Indicazioni ribassiste per i listini arrivano anche dalle quotazioni del petrolio che, al secondo tonfo consecutivo, si attestano a 39,5 dollari il barile, -3,3% sul dato precedente, e con l’aggiornamento relativo l’inflazione europea, in calo dello 0,3% a settembre. Per il nostro Paese, indicazioni positive sono arrivate dal rendimento del decennale che, sceso al minimo storico dello 0,785% (dallo 0,83% del settembre 2019), ha spinto lo spread Italia-Germania a 132 punti base (-3,2%).
A Piazza Affari, dove il nostro Ftse Mib si è fermato a 19.064,31 punti (+0,01%) sotto i riflettori c’è sempre Atlantia (+0,61%) che, nel bel mezzo di un nuovo scontro con il governo, ha fatto i conti con l’indiscrezione sull’interesse di ASTM (+0,11%) per la quota in Aspi.
Nel comparto industriale segnaliamo il –1,4% di Pirelli, il –1,09% di Leonardo ed il -0,78% di CNH Industrial. Un andamento delle immatricolazioni migliore del mercato non è bastato al titolo Fiat Chrysler, in rosso del 0,27%.
Giornata di guadagni invece per il comparto energetico (+3,66% di Saipem, +2,31% di Tenaris, +0,54% di Eni) dopo le pesanti vendite della vigilia mentre la palma di top performer del paniere delle blue chip va a Banco BPM (+5,42%), sempre alle prese con i rumor su possibili operazioni straordinarie. (In collaborazione con money.it)