Ottantasei servizi di micromobilità presenti in uno su tre dei 110 Capoluoghi di Provincia italiani, dove primeggia Milano con ben 14 servizi: 65mila veicoli leggeri in condivisione. La micromobilità elettrica condivisa vede sempre più persone utilizzare biciclette, motorini elettrici e monopattini in sharing per i propri spostamenti in città. Veicoli ‘light’, piccoli, agili, parcheggiabili, elettrici, a basse emissioni di CO2 e a zero emissioni di inquinanti.
A conferma della popolarità di queste soluzioni di viaggio ci sono i dati elaborati dall’Osservatorio Nazionale sulla Sharing Mobility nell’ambito del IV Rapporto Nazionale della Sharing Mobility, che evidenziano i dati più che positivi che arrivano dal settore della micromobilità in condivisione.
“Questa micromobilità che si sta affermando nelle città di tutto il mondo – ha detto Raimondo Orsini dell’ Osservatorio Sharing mobility – è in netta controtendenza rispetto al mercato dell’auto che propone veicoli sempre più grandi, potenti e ingombranti nel parcheggio. L’aspetto più interessante è la possibilità di integrazione di scooter elettrici, bici condivise e monopattini con il trasporto pubblico e la ciclopedonalità, con un conseguente minor ricorso all’auto di proprietà per gli spostamenti urbani che può ridurre l’inquinamento dei trasporti del 20-30%”.