“Più di un terzo delle persone che si infettano con Sars-CoV-2 rimane asintomatico. Quindi perché continuare con un’indicazione dell’Oms, più politica che scientifica, che a suo tempo ha detto 14 giorni di quarantena perché più o meno sono il periodo massimo di incubazione della patologia? Questo poi è stato detto per i numerosissimi Paesi nel mondo che non sono in grado di fare i test. Spero che l’Italia non debba messa essere nel novero dei Paesi che non sono in grado di fare i test”. Lo ha suggerito Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco-università degli Studi di Milano, ospite di ‘SkyTg24’.
“E, soprattutto”, che l’Italia non sia “fra i Paesi che non sono in grado di farli per tempo. La cosa migliore – assicura – è riconsiderare tutto il discorso delle quarantene mettendoci nell’ambito della valutazione dei tempi, magari inserendo dei test rapidi antigenici”.