Dopo il miglior mese di agosto dal 2009, le borse europee hanno iniziato settembre all’insegna della prudenza. Nonostante una partenza positiva, il nostro Ftse Mib ha terminato in calo dello 0,2% a 19.595,02 punti appesantito dai bancari e dai titoli del comparto industriale (-1,5% per lo spread Italia-Germania a 146 punti base). 

Tra i primi segnaliamo le performance fatte segnare da BPER (-2,69%), UniCredit (-1,2%) e Banco BPM (-0,32%) mentre tra i secondi FCA ha terminato con un -1,18% e CNH è arretrata dello 0,63%.  

Tra i titoli del risparmio gestito Azimut è scesa dello 0,9% mentre l’accoppiata formata da Banca Generali e Banca Mediolanum ha rispettivamente guadagnato il 3,29 ed il 3,14 per cento. Performance positiva anche per Campari, salita del 2,23% dopo che JPMorgan ha alzato la valutazione da “underweight” a “overweight” con prezzo obiettivo a 10 euro. Promozione anche per Mondadori (+6,07%), da “acquistare” per gli analisti di Equita. 

“Buy the rumor, sell the news” per Telecom Italia (-2,06%) all’indomani del via libera del Cda alla rete unica nazionale e alla nascita di FiberCop mentre, alla quarta seduta in rally, Tiscali è salita del 61,2% in scia della firma dell’accordo con la stessa Tim per lo sviluppo del mercato ultra-broadband. Le stime positive sulle vendite di iPhone hanno permesso a STMicroelectronics di chiudere con un +1,47%. (in collaborazione con money.it)