Agiscono come una sorta di barriera naturale anti-metastasi i fattori ‘meccanici’ scoperti dall’università Statale di Milano, in grado di controllare la migrazione cellulare attraverso cui un tumore può invadere l’organismo.
Nello studio – pubblicato su ‘Nature Cell Biology’ – i ricercatori del Center for Complexity and Biosystems (Cc&b) dell’ateneo meneghino, insieme a collaboratori internazionali dell’università Radboud di Nijmagen (Nimega, Olanda) e delle università di Lipsia e Dresda (Germania), hanno dimostrato in particolare che “nel cancro al seno il passaggio tra migrazione cellulare singola e collettiva può essere controllato da una serie di fattori fisici e biochimici, tra cui la rigidità della matrice extracellulare e la stabilità delle giunzioni cellula-cellula”.
Per identificare i fattori critici che contribuiscono alla diffusione del carcinoma mammario – informano dall’università degli Studi del capoluogo lombardo – gli autori hanno combinato esperimenti in vitro, in sferoidi 3D, e in vivo nei topi, con l’analisi quantitativa delle immagini e modelli computazionali. Il risultato principale è che “la diffusione di cellule tumorali dipende in maniera cruciale dalla E-caderina, che svolge un ruolo fondamentale come molecola di adesione. Tuttavia, cambiando la rigidità del microambiente (ad esempio la densità della matrice di collagene che circonda le cellule)”, i ricercatori sono riusciti anche a indurre un cambiamento nella modalità di migrazione delle cellule.
“Risultati intriganti”, li definiscono da UniMi, che vengono commentati dagli autori anche su ‘Nature Reviews Physics’. “Essere in grado di identificare i parametri di controllo della diffusione del tumore al seno è di fondamentale importanza per combattere le metastasi, che sono le principali cause di morte nei malati di cancro”, afferma Caterina La Porta, docente di Patologia generale presso il Dipartimento di Scienze e Politiche ambientali e Cc&b della Statale.
“E’ degno di nota il fatto che concetti e idee abitualmente utilizzati in fisica per descrivere la trasformazione di fase nei materiali trovino un’applicazione così diretta nel comportamento delle cellule tumorali”, osserva Stefano Zapperi, professore di Fisica teorica della materia presso il Dipartimento di Fisica e il Cc&b dell’ateneo.