Giornata altalenante per i listini europei. L’umore delle piazze finanziarie del Vecchio continente è migliorato nella seconda parte dopo l’avvio delle contrattazioni a Wall Street, dove Nasdaq e S&P500 continuano ad aggiornare i massimi storici. I riflettori degli operatori sono puntati sul simposio di Jackson Hole, in Wyoming, dove domani i lavori saranno aperti dal n.1 della Federal Reserve, Jerome Powell. 

A Piazza Affari, dove il Ftse Mib ha chiuso con un +0,54% a 20.137,29 punti, spicca il +5,09% di Telecom Italia, top performer del paniere delle blue chip in scia del via libera governativo all’ingresso del fondo americano KKR in FiberCorp, la rete secondaria di Tim. 

Seduta positiva anche per Mediobanca (+3,18%) dopo che dalla Banca Centrale Europea, secondo le indiscrezioni circolate nelle sale operative, è arrivato l’ok alla Delfin di Leonardo Del Vecchio per salire al 20 per cento del capitale. Sopra la parità il terzetto formato da UniCredit (+0,87%), Intesa Sanpaolo (+0,47%) e Ubi Banca (+0,22%) mentre Banco BPM ha segnato un -1,04%. 

Sul completo, la performance migliore è stata registrata da Salvatore Ferragamo (+8,81%). Ad innescare gli acquisti sulle azioni della maison del lusso è stato un report in cui gli analisti di Jefferies hanno incrementato la valutazione da “hold” a “buy” con prezzo obiettivo che da 11 passa a 15 euro. 

Giornata di vendite invece per le aziende di pubblica utilità: Hera ha chiuso con un -1,99%, Terna ha perso l’1,51% e A2A ha lasciato sul parterre l’1,65%. Decisa contrazione anche per lo spread Btp-Bund, sceso oggi di quasi 7 punti percentuali a 142 punti base. (in collaborazione con money.it)