I guadagni della scorsa settimana e il nuovo record di contagi favoriscono un atteggiamento prudente in avvio di settimana. Dopo la notizia dei 183 mila contagi in un solo giorno (preoccupa in particolare l’andamento in Stati Uniti e Brasile) e gli aggiornamenti sui nuovi focolai in Cina e Germania, le borse europee, che la settimana scorsa hanno fatto registrare guadagni importanti, hanno iniziato la settimana con il segno meno. 

A Piazza Affari il Ftse Mib, che oggi ha chiuso la seduta con un -0,71% a 19.478,73 punti, ha inoltre dovuto fare i conti con lo stacco di dividendo da parte di big del calibro di Exor (-0,86%), Leonardo (-3,05%), Poste Italiane (-1,78%) e Terna (-6,07%). L’effetto complessivo, stimano dalle sale operative, è del -0,3%. 

Nel comparto industriale, Pirelli ha terminato con un +0,23% e Fiat Chrysler ha segnato un +1,36% nel giorno dei rumor sulla maxi penale da 500 milioni di euro che scatterebbe nel caso in cui il matrimonio con PSA dovesse saltare. In rosso invece Atlantia (-1,99%) dopo che il premier Conte ha fatto capire che le possibilità di una revoca della concessione continuano ad essere elevate. 

Nel comparto bancario, chiusura intorno alla parità per UniCredit (-0,17%), Banco BPM (+0,22%) e Intesa Sanpaolo (–0,14%). Segno meno anche per il differenziale di rendimento Italia-Germania, sceso del 2,6% a 176 punti base. 

Seduta in positivo per il greggio, il future con consegna settembre sul Brent guadagna lo 0,8% a 42,5 dollari il barile, e andamento speculare per l’accoppiata formata da Tenaris ed Eni, in rosso dell’1,71 e dello 0,8%. La prima non ha capitalizzato la promozione a “buy” annunciata da Goldman Sachs mentre la seconda starebbe valutando, stando ai ben informati, la cessione di asset di esplorazione e produzione in Pakistan. Inoltre, il Cane a sei zampe ha fatto sapere di aver acquisito il 100% delle quote di tre parchi eolici che sorgeranno nel Comune di Laterza, in Puglia. 

+6,25% per Interpump e +3,02% di Inwit nel primo giorno di contrattazione sul paniere delle blue chip. (in collaborazione con money.it)