“Mentre la pandemia di Covid-19 accelera nei Paesi a basso e medio reddito, l’Oms è particolarmente preoccupata per il suo impatto sulle persone che già hanno difficoltà per accedere ai servizi sanitari: donne, bambini e adolescenti”. Lo afferma il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, in conferenza stampa a Ginevra. 

“Poiché la pandemia ha travolto i sistemi sanitari in molti luoghi – ha ricordato il Dg – le donne possono avere un rischio maggiore di morire per complicazioni della gravidanza e durante il parto. L’Oms è anche preoccupato per l’impatto della pandemia su adolescenti e giovani: gli effetti indiretti su questi gruppi possono essere maggiori del numero di decessi dovuti al virus stesso. Le prime prove disponibili indicano che gli adolescenti e i ventenni sono maggiormente a rischio di depressione e ansia, molestie online, violenza fisica e sessuale e gravidanze indesiderate, mentre la loro capacità di cercare i servizi di cui hanno bisogno è ridotta”. 

“Anche la chiusura delle scuole e delle università – ha aggiunto – può avere un impatto drammatico sulla capacità degli adolescenti di accedere ai servizi di prevenzione. In alcuni Paesi, oltre un terzo degli adolescenti affetti da problemi di salute di salute mentale riceve i propri servizi di salute mentale esclusivamente a scuola. Ancora, milioni di bambini che sono nutriti attraverso programmi scolastici hanno un accesso ridotto al cibo. Le limitate opportunità di attività fisica e un maggiore uso di tabacco, alcol e droghe possono avere ripercussioni sulla salute a lungo termine di questi giovani. Per affrontare queste sfide, l’Oms ha sviluppato linee guida per il mantenimento di servizi essenziali”.