Clima “tranquillo”, nessuna volontà di strappare ma “ottenere risposte su temi che poniamo da mesi”. Sia la conferma della possibilità di anticipare le riaperture, disponibilità messa in campo già ieri dal premier Giuseppe Conte, “perché il primo giugno è troppo tardi”. Sia il via al Piano Shock: “Lo chiamassero pure piano De Micheli o come vogliono, purché parta e cominci a dare lavoro”. Queste le premesse, a quanto si apprende da fonti di Italia Viva, alla vigilia dell’incontro di oggi pomeriggio alle 15 con Conte. Lo stesso premier, che ieri ha messo in chiaro che non c’è alcuna ostilità nei confronti di Iv, auspica un incontro distensivo, a quanto viene riferito.
“Noi vogliamo trovare un accordo su tutti i temi che stiamo ponendo”, si sottolinea da Italia Viva. Comprese le proposte avanzate anche ieri con gli emendamenti al dl liquidità. E compresa la battaglia sulle regolarizzazioni portata avanti dalla ministra Teresa Bellanova la cui minaccia di dimissioni, si spiega, sarebbe rientrata in queste ore. Ieri sera all’ultimo vertice sul tema non si è trovata la quadra. La mediazione sulla durata dei permessi di soggiorno (3 mesi, rispetto ai 6 di partenza) avanzata da Iv si è scontrata con un nuovo no della ministra M5S, Nunzia Catalfo. Riunione tesissima, è stato riferito, ma oggi ci sarà un nuovo round (il vertice al momento non è stato ancora fissato) e da Iv si spinge per un accordo. “E’ una misura che non riguarda solo i migranti del comparto agricolo ma anche colf e badanti”. Il comparto agricolo, però, è quello che necessita di un intervento urgente: “Le verdure stanno marcendo nei campi, va trovato in fretta un accordo”.