“Ci sono due aspetti distinti: Teresa Bellanova è il ministro dell’Agricoltura e ha posto il problema dei braccianti agricoli. Un problema che è stato manifestato anche dalle associazioni di categoria, però la soluzione non è la regolarizzazione dei migranti irregolari. Questo è un altro tema, infatti il dibattito in questi giorni è stato: è giusto regolarizzare gli immigrati irregolari in Italia? Se la domanda è questa allora io dico no”. Lo ha affermato il sottosegretario al ministero dell’Interno e capo politico del M5s, Vito Crimi, a “Unomattina” su Raiuno.
“Se il nostro obiettivo è il sostegno all’agricoltura e all’agro alimentare o alla zootecnia – ha aggiunto il capo politico del M5s- noi dobbiamo trovare le misure perché, in questi settori, si possa ripristinare una corretta quantità di persone che lavorano per garantire il mercato. Ma non è con la regolarizzazione dei migranti che si risponde a questa esigenza”.
“Non possiamo partire dall’assunto che nel settore dell’agricoltura lavorano solo migranti irregolari, perché questo assunto è sbagliato. Noi dobbiamo partire con le misure che servono per semplificare le assunzioni, incrociare domanda e offerta dando la possibilità a chi ha misure di sostegno al reddito, di poter lavorare in questi settori senza perdere le misure stesse di sostegno al reddito e poi c’è la questione di far emergere il lavoro nero, che sia lavoro nero di italiani o di migranti.
“Qualora ci fossero dei migranti assunti in nero e possono essere contrattualizzati noi siamo disponibili. Insomma, se hai un contratto di lavoro, allora ti possiamo regolarizzare. Ma è una questione diversa dalla proposta che letto, ossia che coloro che al 31 ottobre è stato fatto un permesso di soggiorno, gli viene rinnovato per altri sei mesi”, ha concluso Crimi.