“Oggi – ha ricordato il Papa nell’intenzione di preghiera – è Santa Caterina da Siena, dottore della Chiesa, patrona d’Europa. Preghiamo per l’Europa, per l’unità dell’Unione europea, perché tutti insieme possiamo andare avanti come fratelli”.
“Serve la coscienza del peccato, la verità è concreta e tu non puoi andare a comunicare i peccati come cose astratte”, ha sottolineato Bergoglio ricordando che “è bello ascoltare la concretezza dei piccoli quando vengono a confessarsi”. Il Pontefice, ricordando che serve la “concretezza”, un po’ quella che hanno “i piccoli che ancora non hanno imparato a dire le cose un po’ incartate”, ha riferito di una lettera ricevuta da un ragazzo, per fare un esempio di schiettezza, di concretezza.
“Andrea ieri mi raccontava cose sue e mi diceva che aveva sentito la messa a Santa Marta e mi ha rimproverato perché dico ‘la pace sia con voi’ e mi diceva che con la pandemia non lo posso dire. Fate così con la testa”, ha detto Bergoglio indicando l’inchino. L’aneddoto è servito al Pontefice per richiamare i fedeli alla “saggezza della concretezza, perché il diavolo vuole che viviamo nel grigio, né bianco né nero, una vita che non piace al Signore. No ai tiepidi, concretezza per non essere bugiardi”. Da qui l’invito a “guardare i bambini e i ragazzi che non nascondo quello che sentono: trasparenza, libertà nel dire le cose. Chiediamo la grazia di dire chi siamo davanti a Dio”.